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Cambiamento climatico e migrazioni

di Cristina Cattaneo, Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM)

DOI 10.12910/EAI2018-034

I cambiamenti climatici possono innescare le migrazioni di individui e comunità, ma raramente tali migrazioni sono indotte dai soli fattori ambientali: generalmente avvengono quando questi ultimi si sommano ai fattori economici, sociali e politici. Ma quali eventi climatici possono influire sulle migrazioni? Che genere di migrazioni e quali le destinazioni? Quali i possibili effetti delle migrazioni sulle regioni di partenza e su quelle di arrivo? L’articolo prende in rassegna gli studi sul fenomeno e ci dà le prime risposte

La migrazione è un’importante strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Lo è ora ma lo è stata anche in passato. Nella storia antica, abbondano gli esempi in cui intere comunità hanno risposto a condizioni meteorologiche estreme trasferendosi in altre aree. Anche in tempi recenti, gli individui delle comunità più colpite utilizzano la migrazione per rispondere alle sempre più frequenti manifestazioni del cambiamento climatico. Seppure gli studi sul tema si siano intensificati, non esiste ancora un approccio teorico unificato che rappresenti adeguatamente la relazione tra cambiamento climatico e mobilità umana. Le difficoltà sorgono su diversi livelli. In primo luogo, la mobilità umana può assumere molte forme. La migrazione è tipicamente classificata in migrazione stagionale e temporanea, migrazione permanente, migrazione di breve distanza e interna, migrazione ad ampio raggio e internazionale, migrazione involontaria e forzata.

Inoltre, esistono diversi fattori climatici che causano la migrazione. Ci sono eventi a insorgenza lenta, come la siccità, il degrado del suolo, l’innalzamento graduale delle temperature, l’innalzamento del livello del mare, ed eventi a insorgenza rapida come inondazioni, tempeste e uragani. Mentre le risposte al primo tipo di eventi sono più spesso volontarie ed economicamente motivate, le risposte ad questi ultimi fenomeni tendono ad essere improvvise, involontarie e a breve termine.

Infine, la difficoltà nell’identificare una causalità sta nel fatto che raramente le migrazioni sono indotte dai soli fattori ambientali e generalmente avvengono quando questi si sommano ai fattori economici, sociali e politici. Il concetto mono causale del «migrante climatico» è scientificamente infondato. …

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