Copertina della rivista
Alessandro Dodaro
Andrea Fidanza

Presentazione

di Alessandro Dodaro e Andrea Fidanza

La domanda che il Comitato di Redazione e lo stesso Direttore si sono fatti, prima di completare questo numero della Rivista, è se valeva la pena fare un numero dedicato al nucleare in Italia. Evidentemente la risposta è stata sì, confortati anche dalla positività della risposta sia dell’ing. Pizzuto, Direttore del Dipartimento Fusione Nucleare e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare dell’ENEA, sia dei tanti colleghi all’interno dell’Agenzia, che si occupano di nucleare.

Può sembrare strano pensare al nucleare senza trattare, o se vogliamo senza parlare, della produzione di energia e senza riferirsi alle tante polemiche che hanno accompagnato la storia del nucleare nel nostro Paese, da Chernobyl a Fukushima passando per Scanzano, che era il titolo di un libro dedicato a questa storia.

Crediamo che pochi in Italia sappiano di nucleare come noi dell’ENEA, che rispetto ad altri abbiamo un grande vantaggio: ci occupiamo di fusione, l’energia delle stelle, di diagnostica e terapia medica, di radiofarmaci, di decommissioning e di depositi per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. E inoltre noi conosciamo i colleghi di Sogin e di Nucleco, società che affrontano questi temi giorno per giorno, tra molte difficoltà e molte incertezze, anche politiche.

Al di là di tutto ciò, sono temi che vanno affrontati senza timore, alcuni perché hanno a che fare con l’avanzamento della scienza, pensiamo alla fusione, alle applicazioni sanitarie e altri perché riguardano i temi della security finalizzata a prevenire un uso illecito di materiali radioattivi.

Ovviamente il numero sul nucleare non poteva non trattare del Divertor Tokamak Test (DTT), facility che l’Italia si propone di costruire per studiare i carichi termici dei reattori, oltre che di ITER, prototipo di reattore a fusione in corso di costruzione in Francia cui è dedicato gran parte della sezione internazionale della rivista, proprio per il peso che la fusione ha assunto nella ricerca sul nucleare.

Il tema sul nucleare si chiude con il nostro classico “Punto & Contropunto”, dove due visioni molto differenti sono messe a confronto e si tratta in entrambi i casi di opinioni autorevolissime.

Articoli con differente tematica sono invece presenti in Spazio Aperto, dove si parla di arte e di compostaggio, argomenti molto diversi ma sempre all’ordine del giorno, per concludere infine con un contributo per la rubrica “Cosa succede in città” che affronta un fenomeno in grande espansione: gli orti urbani.

Siamo certi che il numero costituisca un valido contributo a favorire il dialogo e la conoscenza di un tema troppo spesso banalizzato o riportato solo per polemiche, eliminando dal dibattito gli elementi di pregiudizio culturale ancora pesantemente presenti sull’argomento.

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