Copertina della rivista
apparecchiatura

Smart City e sostenibilità ambientale

di Silvia Brini e Adele R. Medici, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

DOI 10.12910/EAI2017-10

Una buona qualità ambientale è fondamento per una buona qualità di vita. Le tecnologie delle Smart City possono supportare adeguatamente il percorso di sostenibilità nelle aree urbane e concorrere così a elevare la qualità della vita dei cittadini?

Numerose sono le definizioni di Smart City, espressione nata negli Stati Uniti per connotare una città ideale ad alto contenuto di automazione in cui le Information and Communications Technology (ICT) avrebbero assunto il ruolo di infrastrutture portanti di una città intelligente. Successivamente a metà degli anni 2000, l’accento si sposta sulla città socialmente inclusiva, caratterizzata dal “software”, inteso come capitale sociale, umano e partecipazione; per arrivare al 2010, in cui con il termine smart si vuole connotare la città con un’alta qualità della vita (hardware e software insieme).

Il Piano strategico dell’Unione Europea di attuazione per le Smart Cities le definisce come un sistema di persone che interagiscono con ‒ e utilizzando ‒ flussi di energia, materiali, servizi e finanziamenti per favorire la crescita sostenibile dell’economia, la capacità di resilienza e un’alta qualità della vita; questi flussi e le loro interazioni diventano intelligenti facendo un uso strategico delle informazioni e delle infrastrutture di comunicazione e dei servizi, in un processo di pianificazione urbana trasparente e di gestione in grado di rispondere ai bisogni sociali ed economici della società. …

feedback