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Decarbonizzazione dei trasporti e qualità dell’aria

di Antonino Genovese, ENEA

DOI 10.12910/EAI2018-033

Il settore trasporto utilizza prevalentemente combustibili fossili e contribuisce in modo rilevante alle emissioni di gas inquinanti, dannosi per la salute, e di gas ad effetto serra, responsabili di alterazioni del clima. Occorre pertanto passare a modalità più sostenibili di trasporto riducendo l’esigenza degli spostamenti, ricorrendo a modalità alternative di trasporto (collettivo, in condivisione ecc.), progettando e immettendo sul mercato veicoli energeticamente più efficienti e meno dipendenti dai combustibili fossili. Il tutto senza penalizzare la mobilità degli individui

Le basi dell’attuale organizzazione dei trasporti si fondano sull’esigenza di incontrare la richiesta di muoversi liberamente, facilmente e con minimo dispendio di energia da un luogo all’altro. Questi aspetti furono delineati più di 150 anni fa quando Nikolaus Otto depositò il primo brevetto del motore a quattro tempi (sebbene precedentemente gli italiani Barsanti e Matteucci avessero definito una descrizione dettagliata del principio di funzionamento in alcuni documenti). Ma fu solo grazie a Karl Benz, e alla sua idea di realizzare una carrozza che si muovesse senza il ricorso alla trazione animale, che la prima automobile venne alla luce. In seguito con Henry Ford ebbe inizio l’era della produzione su larga scala delle automobili con la conseguente legittimizzazione della mobilità basata sull’uso dei combustibili fossili. Sono ormai trascorsi molti anni dalla comparsa delle innovative idee dei primi pionieri della motorizzazione di massa e una seconda rivoluzione si appresta a mutare il familiare profilo della mobilità personale e collettiva. Da un quarto di secolo a questa parte diversi aggettivi sono stati spesi per definire il profilo della nuova mobilità: green, sostenibile, smart, decarbonizzata. Questi attributi rimarcano la ricerca di discontinuità tra mobilità passata, basata essenzialmente sull’uso di combustibili derivati dal petrolio, e mobilità futura che rivolge lo sguardo a soluzioni meno caratterizzate dalla presenza di carbonio. …

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