Dalle Istituzioni nazionali
Energia
È proseguita in Commissione Industria del Senato l'indagine conoscitiva sulla Strategia Energetica Nazionale, con lo svolgimento di numerose audizioni. Contestualmente, il Ministero dello Sviluppo economico ha svolto inoltre numerosi incontri e momenti di confronto per la definizione del documento finale della Strategia, sia di carattere istituzionale, sia con associazioni di categoria e parti sociali. Ha inoltre attivato la consultazione on-line sul sito del Ministero, a cui hanno partecipato tutti i cittadini con commenti, suggerimenti e documentazione. In occasione dell’audizione presso il Senato, il Ministro Passera ha illustrato i 4 obiettivi principali della strategia al 2020: competitività; ambiente; sicurezza; crescita. Il documento dà molto spazio al tema dell’efficienza energetica e contiene inoltre il riferimento al riordino dell’ENEA, con l’obiettivo di focalizzare le attività e l’organizzazione dell’ente sulle aree di ricerca prioritarie per la strategia del Paese e razionalizzare le potenziali sovrapposizioni con altri enti pubblici.
All’inizio del mese di novembre è stato emanato, dai ministri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e delle Politiche Agricole, lo schema di decreto ministeriale che, attraverso un nuovo sistema di incentivazione, si propone il duplice obiettivo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling) e di accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili termiche, il nuovo sistema incentivante promuoverà interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno. In questo modo si rafforza la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con un forte potenziale di crescita internazionale. Per quel che riguarda invece gli incentivi all’efficienza energetica per la Pubblica Amministrazione, il provvedimento aiuta a superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno finora consentito alle amministrazioni di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal risparmio energetico.
Ilva
All’inizio del mese di ottobre, il Parlamento ha approvato il decreto legge “Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto”. Il Decreto si concentra sugli interventi per risanare e rilanciare la città. Prevede la nomina di un commissario straordinario, la disponibilità di 336 milioni di euro (di cui 187 per il porto) e il riconoscimento di Taranto come “area in situazione di crisi industriale complessa”. I finanziamenti previsti sono: 110 milioni di euro per le bonifiche; 30 milioni per il rilancio degli investimenti produttivi; 20 milioni per la difesa del suolo e il disinquinamento. Altri 187 milioni fanno parte dei programmi per gli interventi portuali. Il riconoscimento dell'area in "situazione di crisi industriale complessa" consente l'accesso ai programmi di reindustrializzazione previsti dal decreto Crescita del 22 giugno (Legge n. 171 del 4 ottobre 2012).
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 30 novembre, ha poi approvato un ulteriore provvedimento: il Decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207 “Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale”. Il decreto è finalizzato al risanamento ambientale e alla continuità produttiva dell’Ilva di Taranto, nel pieno rispetto delle fondamentali esigenze di tutela della salute e dell’ambiente, imponendo lo scrupoloso rispetto di tutte le prescrizioni adottate dalle autorità amministrative competenti. Si stabilisce che la società Ilva abbia la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti e che sia autorizzata a proseguire la produzione e la vendita per tutto il periodo di validità dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Si prevede poi che la società mantenga la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti dello stabilimento di Taranto, anche ai fini dell'osservanza di ogni obbligo di tutela sanitaria e ambientale. Il decreto introduce la figura del Garante della vigilanza sull’attuazione degli adempimenti ambientali e di tutte le altre disposizioni del decreto, che sarà nominato con un successivo provvedimento.
Crescita
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 4 ottobre scorso ha approvato il decreto-legge “Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenzia digitale e startup”. Il decreto contiene un insieme di iniziative mirate a semplificare l’avvio di una impresa startup, un azienda che nasce e produce nuove iniziative tecnologiche a condizione che si tratti di progetti trasparenti, con un grande contenuto di innovazioni. Ulteriori importanti misure vengono assunte sul fronte dell’applicazione dell’Agenda Digitale, della defiscalizzazione delle opere infrastrutturali strategiche, dell’attrazione degli investimenti diretti esteri, del rafforzamento del sistema dei Confidi per migliorare l’accesso al credito delle PMI di significative liberalizzazioni nel settore assicurativo. Il decreto è stato approvato dal Parlamento all’inizio del mese di dicembre.
(Laura Migliorini)