I sistemi agroalimentari alla sfida della sostenibilità
di Federico Testa
Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Verona – Presidente ENEA
La ricerca di modelli di sviluppo in grado di fornire cibo per una popolazione crescente, conservando le risorse del pianeta, è una sfida fondamentale per il futuro dei suoi abitanti. Gli obiettivi che l’ENEA si pone attraverso le sue attività di ricerca e sviluppo sono orientati a favorire la transizione da un’economia di prodotto ad una economia di sistema, da un approccio all’uso delle risorse di tipo dissipativo ad un approccio di tipo conservativo, compiendo un salto culturale verso una sostenibilità economica ed ambientale che deve interessare l’intera società, partendo dalla valorizzazione del territorio e dalla collaborazione dei diversi interlocutori coinvolti. In questo contesto, l’ENEA vede nell’innovazione e nel suo trasferimento un riferimento significativo per i possibili impatti sui processi produttivi e sui modelli di business e partecipa attivamente alla costituzione di reti di innovazione (innovation hub e centri di competenza). Il rapporto tra imprese, ricerca, territori e cittadini diventa essenziale per coagulare l’esperienza dei Cluster territoriali e nazionali e per favorire la condivisione della conoscenza ed accrescere la competitività dell’agricoltura, primo settore manifatturiero del Paese in termini di fatturato, con oltre 140 miliardi di euro nel 2019, cui si aggiungono gli oltre 55 miliardi di euro stimati per il settore agro-zootecnico, rappresentando così oltre l’11,5% del PIL nazionale.
In Europa, l’industria alimentare italiana si inquadra come secondo player, dopo la Francia, per numero di imprese, terzo (dopo Francia e Germania) per numero di occupati, quinto (dopo Francia, Germania, Regno Unito e Spagna) per valore aggiunto. Il 98% delle aziende italiane sono di dimensioni piccole e gli occupati del settore sono passati da 360mila nel 2016 a 385mila nel 2019, con una dinamica anticiclica rispetto ad altri settori produttivi.
Molto importante per la competitività internazionale delle imprese italiane rimane la superiore qualità della sua offerta, una qualità che viene definita “organica” composta da cinque caratteristiche: il prodotto, l’impresa, il territorio, il consumatore, il Paese Italia.
L’export dell’industria alimentare e delle bevande, nel 2019, è stato di circa 40 miliardi di euro, prevalentemente verso Europa, Stati Uniti, Canada e Asia orientale, rappresentando in valore assoluto il 7,76% del manifatturiero, con una crescita rispetto agli anni precedenti. Una spinta al settore arriva dalla cosiddetta ‘Dop economy’ grazie alle 200mila imprese e 822 denominazioni Dop e Igp sulle circa 3mila nel mondo. Queste produzioni agroalimentari portano un valore di 15 miliardi alla produzione e di 8,8 miliardi all’export, pari al 20% del totale delle esportazioni.
In linea con i principali documenti strategici internazionali, europei e nazionali, le competenze che ENEA è in grado di esprimere vanno a rafforzare gli ambiti della sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali tipici del nostro sistema agroalimentare, enfatizzando l’importanza di un approccio trasversale “Farm to Fork”, così come codificato nella Strategie Europea del “Green New Deal”.
Si tratta di un’opportunità unica per affrontare sfide per la società tra loro interconnesse quali sicurezza alimentare, scarsità delle risorse naturali, dipendenza dalle risorse fossili e cambiamenti climatici, garantendo al contempo la rigenerazione dell’ambiente e uno sviluppo economico sostenibile.
Un’agricoltura basata sulle buone pratiche risponde alla sua funzione primaria di produzione di cibo, di corretta gestione e conservazione delle risorse naturali, di salvaguardia e valorizzazione del territorio e contribuisce alla protezione e tutela della diversità genetica. Al contempo, l’industria alimentare deve promuovere nuovi modelli di bio-economia circolare, favorendo lo sviluppo di nuove catene del valore.
A queste tematiche è dedicato questo numero della rivista EAI. Un’attenzione particolare sarà dedicata all’uso efficiente delle risorse e dei rifiuti, alle connessioni tra agricoltura e bio-industrie, ai cambiamenti climatici e a come fronteggiare le emergenze, alle biotecnologie e ai sistemi biorigenerativi per coltivare nello spazio, alla qualità e tracciabilità per la sicurezza delle produzioni e la lotta agli sprechi alimentari, al tema energia declinato in termini di produzione, risparmio ed efficienza.
Tutto ciò nella consapevolezza che l’Italia, al centro della regione mediterranea, può avere un ruolo strategico, anche di esempio e guida per il futuro di tutta l’area, se verranno favoriti sia un dialogo tra scienza, politica e società, con una partecipazione sempre più attiva dei consumatori, che lo sviluppo di iniziative e progetti basati su innovazione e servizi avanzati, in grado di favorire i necessari processi di trasformazione dei sistemi agroalimentari, nell’ottica dell’Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile.
Due esempi concreti che ENEA ha intrapreso in questa direzione sono rappresentati dal Centro Servizi Avanzati per l’Agro-industria (CSAgri) e la grande Infrastruttura di Ricerca Europea METROFOOD-RI. Il primo è lo strumento per raggiungere e coinvolgere le PMI agroalimentari, mettendo a disposizione il patrimonio di competenze qualificate e di infrastrutture di R&S (laboratori, impianti e strumentazioni), per favorire in maniera più sostenibile l’innovazione di processo e di prodotto dell’agricoltura e dell’industria agroalimentare italiana. Per riuscirci servono competenze trasversali in chiave green, oltre che di settore, e occorre trasferire soluzioni da una filiera ad un’altra, in ambiti quali l’economia circolare, la simbiosi industriale, la sicurezza, la tracciabilità e qualità delle produzioni. METROFOOD-RI, a coordinamento ENEA, promuove in Europa qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare lungo l’intera filiera, dal campo alla tavola, attraverso gli strumenti della metrologia, con la partecipazione di 48 Partner di 18 Paesi ed oltre 2200 ricercatori coinvolti. A livello nazionale METROFOOD-IT rappresenta un’importante opportunità per integrare risorse e competenze scientifiche, a vantaggio dello sviluppo, della competitività e sostenibilità del Sistema Agroalimentare, a supporto della prevenzione dei rischi, dei controlli per la sicurezza alimentare e la lotta alle contraffazioni.
Si tratta quindi di tematiche di straordinario rilievo che vedono pienamente coinvolta l’Agenzia e centinaia dei suoi ricercatori e tecnologi. Da qui la decisione di dedicare questo numero della Rivista ENEA a questi temi e di ospitare i contributi di esponenti di rilievo dell’Unione Europea, delle istituzioni, del mondo accademico, delle organizzazioni internazionali, della ricerca, dell’industria. Tutto ciò con l’obiettivo di mettere insieme i diversi punti di vista e di approfondire le esperienze in corso, i punti di forza ed i punti di debolezza, le criticità, ma anche le eccellenze su cui fare leva per guardare alle strategie, alle politiche e agli sviluppi futuri che ci attendono e fronteggiare e superare con successo la sfida alla sostenibilità dei nostri sistemi agroalimentari.