La riqualificazione delle centrali Enel: l’esempio del Progetto Futur-e
di Giuseppe D’Orsi, ENEL
DOI 10.12910/EAI2018-031
Il tradizionale modello energetico, che vedeva l’energia elettrica prodotta da grandi centrali per essere trasferita agli utenti finali, è stato in parte superato dal modello della “generazione distribuita”, in cui è determinante il ruolo di impianti alimentati da fonti rinnovabili diffusi sul territorio, spesso di piccola taglia. Conseguenza di questa “rivoluzione energetica” è la progressiva dismissione delle centrali termoelettriche, che hanno esaurito il proprio ruolo nello scenario energetico. In Italia ci sono 23 siti di produzione per i quali l’Enel sta studiando una riqualificazione ispirata ai principi di sostenibilità economica, sociale, ambientale e di innovazione, oltre che a metodi di economia circolare. A tal fine è stato avviato il progetto Futur-e, che viene illustrato nell’articolo
Gli impianti di generazione tradizionali stanno diventando sempre più marginali nel sistema elettrico. Alla base di questa nuova “rivoluzione energetica” vi sono più elementi, in particolare la diffusione sempre maggiore delle energie rinnovabili e l’utilizzo di soluzioni più efficienti dalle abitazioni alle attività industriali. Il tradizionale modello che vedeva l’energia prodotta dalle grandi centrali per essere trasferita agli utenti finali è stato superato da un nuovo modello di generazione, in cui è determinante il ruolo di impianti da fonte rinnovabile diffusi sul territorio, di cui molti di piccola taglia, secondo la cosiddetta “generazione distribuita”. Il consumatore diventa in molti casi anche produttore, superando il modello unidirezionale che caratterizzava il tradizionale paradigma energetico per muoversi verso un nuovo modello che vede la rete di distribuzione diventare sempre più “intelligente”, fungendo da “enabler” per soddisfare la domanda di energia in maniera efficiente.
A tal proposito Enel ha avviato nel 2015 il progetto Futur-e, che rappresenta oggi un progetto maturo, riconosciuto a livello internazionale come best practice in termini di circular economy e soprattutto come modello di risposta ad una sfida che coinvolge utilities in tutto il mondo: la dismissione di centrali termoelettriche che hanno esaurito il proprio ruolo nello scenario energetico. …