Nuove regole nel Sistema Europeo di Scambio di quote di emissione di CO2
di Simone Aiello, Mauro Fratini, Gestore dei Servizi Energetici (GSE), Unità Mercati Energetici
DOI 10.12910/EAI2018-036
Il Sistema Europeo di Scambio di Quote di Emissione (EU ETS) prevede che gli impianti con elevate emissioni (manifatture, produzione di energia elettrica e termica, operatori aerei ecc.) non possano funzionare senza un’autorizzazione ad emettere gas serra. L'EU ETS fissa un tetto massimo (cap) allle emissioni consentite ai soggetti vincolati, ma permette ai partecipanti di acquistare e vendere sul mercato (trade) diritti a emettere CO2 (quote) secondo le loro necessità, all'interno del limite stabilito. Le nuove regole per il periodo 2021-2030 intendono creare un mercato più vitale delle emissioni, confermando la centralità delle aste governative e l’esigenza di un significativo prezzo della CO2
Dal 9 aprile scorso le nuove regole europee del meccanismo Emission Trading Scheme (EU ETS) sono ufficialmente definite con la pubblicazione in Gazzetta della direttiva 2018/410/UE. L’atto modifica e integra la direttiva 2003/87/CE e s.m.i. finora vigente, nonché la decisione UE 2015/1814 istitutiva della Riserva di stabilità e rappresenta l’atto base di regolazione dell’EU ETS per la quarta fase (2021-2030).
Le regole confermano la centralità delle aste governative quale metodo di allocazione delle quote di emissione e l’intenzione di ripristinare l’equilibrio di mercato.
A livello nazionale, si apre così il periodo di 18 mesi per il recepimento delle “nuove” regole nell’ordinamento italiano e parallelamente, a livello europeo, la fase di attuazione ed esecuzione delle norme nell’ambito delle funzioni delegate e di esecuzione della Commissione. …