I giovani e l’associazionismo come risorsa per la transizione energetica
di Silvia Binet, Marco Costa, Federico Barbieri
DOI 10.12910/EAI2020-037
L’ambizione europea di trasformare i sistemi energetici ed economici all'insegna di una maggiore sostenibilità richiede un coinvolgimento di governi, istituzioni, imprese, università e della società civile ad ogni livello. Una risorsa strategica è rappresentata dai giovani e dalla nascita di associazioni che operano in questi settori, tenuto conto che - come afferma Frans Timmermans, Vicepresidente della Commissione Europea con delega al Green Deal - il contributo giovanile e le manifestazioni ambientaliste sono stati elementi chiave per l’approvazione del Green Deal e per promuovere processi di rinnovamento verso la transizione energetica e la decarbonizzazione dell’economia.
di Silvia Binet, Vice-presidente YES-Europe, Marco Costa, HR Manager Energy Policy Programme (CommUnity by InnoEnergy), Federico Barbieri, Regional Focal Point Europe SDG7 Youth Constituency (EYEN)
L’ambizione europea di veder trasformato il sistema energetico, e più in generale quello economico, dei suoi ventisette Stati membri verso modelli più sostenibili, richiede un coinvolgimento significativo della società ad ogni livello: dai governi alle istituzioni locali, passando per le grandi, medie e piccole imprese, fino alle università e alla società civile. Tuttavia, il valore dei giovani come vera e propria risorsa per il rinnovamento sociale è spesso sottostimato. E invece, come sottolineato in più occasioni dal Vicepresidente della Commissione Europea con delega al Green Deal, Frans Timmermans, il contributo giovanile e le manifestazioni ambientaliste sono stati elementi chiave per l’approvazione del Green Deal da parte del parlamento europeo. Oltre all’entusiasmo contagioso dei giovanissimi dei Friday for Future, sono soprattutto le conoscenze e le motivazioni degli universitari e dei giovani professionisti in età comprese fra i 20 e i 35 anni a costituire un capitale ad alto potenziale nel contesto del Green Deal Europeo e della transizione energetica.
Cambiamenti rapidi e radicali
Proattività, capacità di adattamento e forte voglia di mettersi in gioco sono solo alcune delle caratteristiche che rendono i giovani attori fondamentali in una società soggetta a cambiamenti rapidi e radicali. D'altra parte, la necessità di spazi di partecipazione sociale e contatto diretto e dialogo con le istituzioni è condivisa da molti, come anche espresso dai partecipanti al primo European Youth Energy Day tenutosi in occasione della European Sustainable Energy Week (EUSEW) 2020. Non far leva su tale motivazione significherebbe disperdere un capitale umano importante. In questo contesto, l’associazionismo diventa uno strumento di innovazione sociale che si pone come obiettivo la creazione di spazi di scambio, rispondendo a una necessità che emerge dal basso, ma che fa fronte a sfide di livello macroscopico. Ad esempio, data la natura socio-tecnologica della transizione energetica, la necessità di facilitare scambi interdisciplinari fra attori di realtà differenti, è riconosciuta come una reale priorità cui i programmi accademici tradizionali fanno fatica a trovare una risposta. Un sondaggio pubblicato dall’Associazione delle Università Europee riguardo la ricerca e l’educazione nelle aree del piano strategico per le tecnologie energetiche (SET-Plan), ha riscontrato come nonostante il panorama accademico europeo sia ricco di iniziative, la ricerca multidisciplinare rappresenta più un'eccezione che la regola. Inoltre, con discipline tecniche sempre più specializzate e problematiche complesse quali la transizione energetica, aumenta sempre più la domanda per risorse umane con forti capacità collaborative. D’altra parte, attraverso iniziative di vario genere, ‘rompendo’ in qualche modo gli schemi, le associazioni riescono a dare origine a nuove forme di comunicazione, non solo tra diversi settori, ma anche fra diverse generazioni. Così facendo, coloro che partecipano alle associazioni giocano un ruolo di facilitatori attivi fra attori altrimenti strutturalmente ‘disconnessi’, dando vita a collaborazioni trasversali, fondamentali all’implementazione del Green Deal Europeo. Tali iniziative, si rivelano quindi estremamente vantaggiose su due livelli: per attori esterni alle associazioni, in quanto beneficiari di nuove opportunità, ma anche per i protagonisti delle stesse, che sviluppano quelle competenze trasversali, o soft skills, sempre più richieste nel mondo del lavoro.
Il contributo delle associazioni
In ambito europeo, è presente una realtà variegata, costituita da iniziative nate da obiettivi e contesti diversi: organizzazioni e associazioni universitarie nascono spontaneamente, spesso mosse esclusivamente da motivazioni interne come la necessità di trovare nuove modalità e spazi di condivisione, comunicazione e innovazione. Fra queste, a titolo di esempio, abbiamo scelto di presentare tre associazioni in ambito energetico di respiro europeo: si tratta di Young Leaders in Energy and Sustainability (YES-Europe), dell’Energy Policy Programme della CommUnity by InnoEnergy e dell’’European Youth Energy Network (EYEN).
Young Leaders in Energy and Sustainability (YES-Europe) nasce nel 2016 dall’iniziativa un gruppo di studenti del Politecnico di Losanna in Svizzera come organizzazione non profit con la visione di contribuire a una società in cui l’energia sia più sostenibile, accessibile e sicura – dove l’innovazione non venga frenata dalla mancanza di comunicazione fra aree di competenze verticali. I suoi membri si impegnano a ‘costruire’ una comunità di universitari e di giovani professionisti appassionati al settore energetico, senza confini geografici di sorta. YES-Europe organizza eventi online e attività dal vivo quali la “Annual Conference” che si svolge ogni anno in una diversa città europea. Durante il periodo di lockdown, YES-Europe ha organizzato un workshop partecipativo in formato completamente digitale cui hanno partecipato 300 soggetti di 50 diversi paesi. Suddivisi in squadre e con il supporto di mentori, i partecipanti si sono messi in gioco per un periodo di 48 ore con l’obiettivo di collaborare all’individuazione di soluzioni e proposte innovative per una società post-COVID più sostenibile nelle tre macro-categorie: economia e politica, risorse naturali, società. Continuando a sperimentare con formati digitali, l’associazione ha organizzato un “Summer Camp” con tematica principale il Green Deal Europeo. Attraverso workshop e dibattiti, i partecipanti esplorano la complessità dei processi decisionali delle politiche europee e le diverse prospettive degli attori coinvolti.
L’Energy Policy Programme della CommUnity by InnoEnergy
L’Energy Policy Programme della CommUnity by InnoEnergy nasce nel 2017 a fronte dell’interesse crescente verso tematiche legate alle politiche energetiche europee. Dopo una prima fase di organizzazione di eventi cui hanno partecipato personalità di rilievo, è stato realizzato un white paper con la visione dei giovani professionisti del settore a confronto con lo scenario delineato dalla Commissione Europea nel 2018. Recentemente, il gruppo si è focalizzato sulla promozione di workshop che possano contribuire alla transizione energetica a livello locale; in particolare, sfruttando la metodologia dello Scenario Exploration System, sviluppato dal Joint Research Centre della Commissione Europea, i membri del gruppo si stanno impegnando nella facilitazione del dialogo tra diversi stakeholder come municipalità, piccole imprese innovative e grandi imprese tradizionali, associazioni non governative e cittadini nel contesto locale - presupposto fondamentale per la realizzazione di progetti a lungo termine, fondamentali per la transizione energetica. Inoltre, durante il periodo di lockdown, il gruppo ha sviluppato una versione digitale, con focus sulle conseguenze del Covid-19 e gli impatti nella transizione energetica. Un’ulteriore area di attività consiste nel seguire gli sviluppi del Green Deal e organizzare conferenze online su tematiche chiave, come lo sviluppo del vettore idrogeno, il ciclo di vita delle batterie al litio e le centrali elettriche virtuali.
L’European Youth Energy Network
L’European Youth Energy Network (EYEN) è un’associazione no-profit emergente che si propone di raccogliere tutte le organizzazioni giovanili europee, universitarie e di professionisti che si occupano di energia e clima. Ideata per far fronte alla identificata mancanza di coordinamento di iniziative locali e nazionali in ambito energetico nei vari stati membri europei, la missione del EYEN si basa principalmente su tre pilastri:
- “Connettere” istituendo un luogo virtuale d’incontro tra le organizzazioni e le istituzioni europee in modo da incentivare un maggior confronto, sia internamente che esternamente;
- “Rappresentare” attraverso la designazione di un gruppo eterogeneo di European Youth Energy Representatives, selezionati ogni anno dagli EU27. Questi rappresentanti dovranno partecipare attivamente alla creazione di piani d’azione nazionali in campo energetico in collaborazione con i propri governi, gettando le basi per un processo intergenerazionale di policy-making e facilitando il dialogo tra istituzioni locali, regionali, nazionali ed internazionali;
- “Disseminare” promuovendo la condivisione di best practices, training e competenze, dando risonanza ad azioni impattanti e concrete a carattere multidisciplinare.
Nonostante (al momento di redazione di questo articolo) il Network non sia ancora ufficialmente costituito, l'associazione è stata delegata dallo United Nations Major Group for Children and Youth come Punto Focale Europeo per l'obiettivo di sviluppo sostenibili n. 7 - Affordable and Clean Energy. Per la sua costituzione sarà determinante un approccio dal basso e il contributo di tutte le organizzazioni coinvolte che sono state invitate a collaborare alla progettazione della sua struttura, alla composizione dello statuto e dei valori principali.
In conclusione, la creazione spazi e opportunità di partecipazione attiva che coinvolgano universitari e professionisti, è uno strumento di sensibilizzazione e implementazione necessario alla realizzazione del Green Deal Europeo. Invitiamo quindi i lettori a immaginare possibili sinergie fra le associazioni e i rispettivi contesti di appartenenza, universitari o professionali, per dar luogo a nuove collaborazioni di carattere multidisciplinare e intergenerazionale.