Motorsport, laboratorio di innovazione e sostenibilità per la mobilità del futuro

di Raffaele Chiulli

DOI 10.12910/EAI2023-045

La mobilità sostenibile rappresenta una delle sfide più rilevanti della nostra società. In questo contesto, il Motorsport emerge come laboratorio permanente di innovazione, in grado di guidare lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, che dai circuiti di gara trovano applicazione industriale favorendo il processo di decarbonizzazione.

La mobilità sostenibile rappresenta una delle sfide più rilevanti della nostra società. Con l'aumento della popolazione e delle esigenze di spostamento, diventa fondamentale sviluppare soluzioni sostenibili, efficienti e sicure per il trasporto delle persone e delle merci. In questo contesto, il Motorsport emerge come laboratorio permanente di innovazione, in grado di guidare lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, che dai circuiti di gara trovano applicazione industriale favorendo il processo di decarbonizzazione.

L'impegno dei team e dei costruttori nel migliorare le prestazioni dei mezzi da competizione riducendone gli impatti ambientali ha portato a importanti sviluppi che hanno trovato applicazione nella produzione di veicoli di serie.

Molte di queste innovazioni hanno trovato applicazione industriale, confermando come l’aspetto tecnologico faccia parte del DNA del Motorsport, tanto quanto la bandiera a scacchi o il glamour del paddock.

Cambiamenti significativi

Negli ultimi anni, il Motorsport ha vissuto cambiamenti significativi. La nascita e il successo della Formula E, il primo campionato al mondo di monoposto completamente elettriche, ha segnato una svolta importante. La Formula E ha dimostrato che il Motorsport può essere trainante nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative. Allo stesso modo, l’Extreme-E, la MotoE e la UIM E1 hanno portato la propulsione elettrica e diverse nuove tecnologie, rispettivamente, anche ai SUV, alle moto e alle barche da corsa.

Questi nuovi grandi eventi sportivi hanno attratto non solo i tradizionali fan del Motorsport, ma anche tutti coloro che mostrano un forte interesse per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, aspetti di crescente urgenza e rilevanza a livello globale. Tali competizioni offrono una grande opportunità per trasformare in meglio i nostri ecosistemi vitali e sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali puntando i riflettori sulla mobilità sostenibile.

Il Motorsport, infatti, grazie alla sua ampia platea di appassionati e spettatori, ha un ruolo importante nella sensibilizzazione e nella diffusione di messaggi chiave legati alla sostenibilità, all’innovazione e alla rivoluzione green. Attraverso campagne di comunicazione e iniziative mirate, le squadre, i piloti, gli organizzatori, le federazioni sportive internazionali possono promuovere comportamenti responsabili verso l'ambiente. Questo coinvolgimento proattivo contribuisce a diffondere verso il grande pubblico una maggiore consapevolezza sull'importanza di adottare pratiche sostenibili nella vita quotidiana.

‘Abbracciare’ la sostenibilità

Durante la mia esperienza alla guida di GAISF (Global Association of International Sport Federations) e come Presidente di ARISF (Association of IOC Recognized International Sport Federations) e UIM (Union Internationale Motonautique) ho potuto personalmente constatare che le organizzazioni internazionali, quando “abbracciano” la sostenibilità, ottengono risultati più ambiziosi (“doing more with less”), dimostrando come il rispetto per l'ambiente e delle comunità in cui si opera sia del tutto compatibile con lo sviluppo sostenibile e i valori dello sport.

Tutte le federazioni internazionali motoristiche (FIA, FIM, FAI, UIM), che fanno parte di ARISF, stanno compiendo grandi sforzi nel sostenere e promuovere la salvaguardia dell’ambiente, stabilendo e attuando buone pratiche, sperimentando e adottando tecnologie innovative e promuovendo eventi che attirano ogni anno milioni di appassionati.

In questo contesto, ritengo estremamente importante che le federazioni sportive internazionali assumano un ruolo leader, identificando e sostenendo azioni concrete da sviluppare e realizzare.

Prendiamo, ad esempio, l'inquinamento da plastica. Ogni anno, 8 milioni di tonnellate sono riversate negli oceani causando danni all’ecosistema marino; a ciò, si aggiunge l’inquinamento atmosferico causato dalla produzione di plastica che contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico.

Con uno sforzo concertato, sinergico e con la giusta pianificazione, le federazioni sportive internazionali stanno riducendo sensibilmente, o in alcuni casi azzerando, la quantità di plastica utilizzata nelle varie competizioni internazionali. Naturalmente, poiché lo sport è fenomeno e passione globale, i viaggi delle persone e delle merci sono una parte importante di questi eventi e molte federazioni stanno adottando soluzioni concrete per ridurre il loro impatto ambientale, intraprendendo azioni positive, a livello individuale e collettivo, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, i cosiddetti SDGs, Sustainable Development Goals, promossi delle Nazioni Unite.

Il ruolo chiave del motorsport

Il ruolo chiave che il motorsport gioca e giocherà sempre più nella transizione ecologica conferma come lo sport possa essere un vero e proprio elemento catalizzatore. La mobilità sostenibile rappresenta uno strumento chiave nel percorso di decarbonizzazione disegnato dalla roadmap 2050 dell’Unione Europea, che ha assunto l’impegno di raggiungere la neutralità carbonica entro tale data, assicurando al contempo la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la competitività del sistema industriale.

Secondo l’Unione Europea, la riduzione sostanziale delle emissioni nel settore dei trasporti, implica l'ulteriore sviluppo di combustibili alternativi (biocarburanti, GNL), miglioramenti dell'efficienza dei mezzi di trasporto, nonché un aumento considerevole dell'utilizzo di energia elettrica e, non ultimi, forti investimenti ed efficientamenti nelle infrastrutture elettriche, nelle altre reti infrastrutturali (autostrade, ferrovie, aeroporti), nello sviluppo di tecnologie a bassa intensità di carbonio e nello stoccaggio dell'energia.

Quello dei trasporti è uno dei settori più impattanti in termini di emissioni che, insieme a quello dell’energia, contribuisce per oltre la metà delle emissioni globali di CO₂.

I settori energia e trasporti devono abbattere in maniera significativa le emissioni climalteranti. Ciò comporta l’adozione di soluzioni che fanno leva sulla produzione di energia rinnovabile, su combustibili alternativi, su sistemi intermodali innovativi e su tecnologie ed infrastrutture ad oggi già disponibili, ma ancora non sufficientemente diffuse. Lo sport in generale è vettore trainante non soltanto a livello ambientale ma anche a livello socioeconomico, oltre che straordinario fattore di aggregazione che riesce a coinvolgere popoli e culture diverse, senza frontiere e steccati ideologici, come del resto affermato dai valori dell’olimpismo ben evidenziati nella Carta Olimpica.

Tra le diverse nuove frontiere vi sono certamente i cosiddetti “Multi Sport Games“ che vengono organizzati con le diverse Federazioni Internazionali. I giochi multi-sport (e.g. World Urban Games) sono eventi accessibili, praticabili e sostenibili per la città ospitante, per gli atleti e per l’intero movimento sportivo.

Sono economicamente sostenibili perché devono generare entrate per alimentare il movimento sportivo, socialmente sostenibili perché coinvolgono e creano un vero legame con il territorio – ad esempio tramite le infrastrutture – e con le comunità durante e dopo i giochi, ed ecosostenibili, ovvero ad economia circolare, con l’utilizzo di materiali riutilizzabili e riciclabili. Inoltre, sono eventi “carbon neutral”, ossia con impatto di anidride carbonica zero e un approccio ecologico sia alle competizioni che agli eventi correlati. I giochi consentono, inoltre, di esplorare e sfruttare appieno le nuove tecnologie disponibili per coinvolgere nuove generazioni di fan e atleti.

I World Urban Games

In questo senso vorrei sottolineare lo straordinario mix di sport, musica, arte e cultura come fattore chiave per il successo della prima edizione dei World Urban Games a Budapest: un grande festival all’insegna dei valori dello sport che ha coinvolto cittadini, amministrazioni locali, volontari, artisti, musicisti e migliaia di ragazzi delle scuole di Budapest che hanno avuto modo di toccare con mano e praticare discipline sportive che non conoscevano.

È stata inoltre creata quella “legacy” con la città e le infrastrutture che erano inutilizzate da tanti anni e che sono state riqualificate e rimarranno quindi fruibili negli anni a venire.

Oltre alle grandi e appassionanti competizioni e agli sport dimostrativi, i World Urban Games hanno dato la possibilità ai tanti fan di essere parte attiva, praticare o iniziare nuove attività sportive ed esprimere la propria creatività con le sessioni di avviamento all’attività sportiva. Riteniamo di aver dato un contributo concreto per stimolare i cittadini a stili di vita più attivi, portando lo sport alla gente, nel cuore delle città e coinvolgendola in modo proattivo.

Come Presidente della Federazione Internazionale di Motonautica (UIM), ho avuto molte opportunità di avvicinare lo sport ai giovani e alla società, dando priorità alla sostenibilità, alla formazione e all’innovazione. Ad esempio, con grande entusiasmo abbiamo lanciato il primo campionato mondiale elettrico di motonautica - la UIM E1 Series – e presentato ufficialmente la nuova Racebird, la barca elettrica che sarà protagonista della serie, al prestigioso Yacht Club di Monaco, alla presenza di Sua Altezza il Principe Alberto II di Monaco.

La nuova serie UIM E1, alla quale hanno già aderito campioni e leggende dello sport come Rafael Nadal, Didier Drogba e Sergio Perez, accelererà la tabella di marcia tecnologica verso la transizione sostenibile, aumentando la consapevolezza di quanto sia vitale preservare i mari, gli oceani, i fiumi e i laghi.