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Ricerca, trasferimento tecnologico e ruolo dell’informazione per vincere la sfida del PNRR
Ricerca, trasferimento tecnologico e ruolo dell’informazione per vincere la sfida del PNRR
di Gilberto Dialuce
Presidente ENEA
Questo numero della rivista nasce principalmente per dare seguito al corso di formazione per giornalisti che si è tenuto il 28 e il 29 marzo sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, in particolare, sulla Missione 2, al dibattito che ne è scaturito ma anche per fare un primo punto sul coinvolgimento dell’ENEA nel PNRR. ENEA, infatti, è pienamente coinvolta nell’attuazione del PNRR in modo trasversale e in molteplici settori, attraverso la collaborazione con le istituzioni, nello specifico con il Ministero della Transizione Ecologica, ma anche con i Ministeri della Mobilità sostenibile e dello Sviluppo economico, nella stesura dei bandi e come soggetto attuatore di alcuni degli interventi previsti.
È il caso, ad esempio, dell’accordo che abbiamo firmato con il MiTE che prevede un investimento di circa 110 milioni di euro per attività di ricerca applicata da svolgersi a beneficio di tutta la filiera dell'idrogeno, per dimostrare la fattibilità tecnica, ma anche applicativa e dal punto di vista della sicurezza di questo vettore.
In questo numero, però, oltre che di PNRR si parla anche dello scenario internazionale e di alcune tematiche delle quali non si può fare a meno di discutere tenuto conto del rilievo che hanno assunto: mi riferisco al caro-energia, alla sicurezza degli approvvigionamenti e alle criticità che abbiamo davanti. Nel corso di formazione lo abbiamo fatto con ricercatori ENEA, con i Direttori dei Dipartimenti che operano in questo campo e con esperti del settore per dare una panoramica il più possibile ampia e argomentata. Abbiamo deciso di affrontare queste tematiche anche alla luce di quanto evidenziato dalla nostra Analisi trimestrale del sistema energetico che ogni tre mesi fa il punto del percorso verso la decarbonizzazione.
Ebbene, tutti i più recenti numeri dell’Analisi delineano scenari decisamente preoccupanti per una serie di elementi che vanno oltre l'incremento dei prezzi, per toccare problematiche quali la sicurezza degli approvvigionamenti, l'aumento delle emissioni, i ritardi nello sviluppo di tecnologie low carbon e l’allontanamento dagli obiettivi di decarbonizzazione.
Questo porta a due considerazioni, che si possono sintetizzare in altrettanti messaggi.
Il primo è che la ricerca e il trasferimento di tecnologie avanzate possono effettivamente dare un contributo di rilievo per incrementare la sostenibilità, diffondere innovazione e promuovere una transizione ecologica che porti anche ad una società più giusta, più inclusiva, che non lasci indietro nessuno. Infatti, come vediamo in questo periodo, il forte aumento dei prezzi sta creando tutta una serie di problemi di perdita di competitività delle imprese, di rischio di chiusure ma anche a livello sociale. Ed è per questo che fra i temi che abbiamo deciso di affrontare nel corso c’è anche quello della povertà energetica.
La seconda considerazione riguarda il ruolo fondamentale dei media per far conoscere le iniziative, le opportunità, i progetti previsti dal PNRR, per facilitarne l'attuazione in settori strategici. Penso ad esempio alle fonti rinnovabili che è importante spingere con rinnovato impegno anche al di là dei target di decarbonizzazione al 2030, proprio perché questo consente di aumentare la nostra indipendenza energetica. Spesso, però, i progetti di espansione di queste fonti si scontrano con l'opposizione locale e con le difficoltà di mettere impianti nuovi sul territorio, che si tratti di pannelli fotovoltaici, di pale eoliche o di centrali a biomasse. In questi casi, e non solo, una corretta informazione può avere un ruolo di grande rilievo.
Un altro esempio sono gli impianti di rigassificazione. Dal momento in cui dobbiamo immaginare una traiettoria che ci consenta, purtroppo non immediatamente, ma nell'arco di alcuni anni, di allontanarci dalla dipendenza del gas e in particolar modo dal gas russo, questo comporterà una serie di scelte, fra le quali il rafforzamento di infrastrutture di importazione come i rigassificatori galleggianti. L'idea è quella di sfruttare tali infrastrutture navali - che sono poi pochissime perché c'è una corsa all'accaparramento - e di collegarle rapidamente alla rete, si tratta di operazioni complesse che richiedono un percorso autorizzativo per la localizzazione e un dialogo costante con gli enti locali. Sappiamo che vi sono già difficoltà con le popolazioni locali per collocare queste nuove infrastrutture e, anche in questo caso, i media avranno un ruolo molto importante.
Questo numero doppio del nostro Magazine ci offre dunque l'opportunità di rendere disponibile, in veste cartacea e online, un'informazione il più possibile esaustiva e documentata su tematiche di grande attualità.
Da parte ENEA, infatti, non si tratta solo di portare avanti una delle nostre missioni prioritarie - ovvero di informare e di formare a livello scientifico - ma di aprire un dialogo diretto con i media in una fase storica complessa sia dal punto di vista energetico che economico, perchè le scelte che abbiamo davanti tengano conto di questa complessità e siano basate su dati scientifici, potendo contare su un sistema di informazione preparato e competente, per raggiungere gli obiettivi del PNRR e contribuire insieme alla sua attuazione.