Papillomavirus umano (HPV) e cancro: nuove strategie terapeutiche e diagnostiche
di Rosella Franconi e Silvia Massa, ENEA; Aldo Venuti e Luciano Mariani, Istituti Fisioterapici Ospitalieri-Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IFO-IRE); Luisa Accardi e Paola di Bonito, Istituto Superiore di Sanità
DOI 10.12910/EAI2017-048
Il Papillomavirus umano (HPV) di tipo 16 è causa del carcinoma del collo dell’utero. Da diversi anni sono disponibili vaccini profilattici e saggi molecolari per diagnosticare l’infezione. Le nuove sfide sono rappresentate da nuovi vaccini preventivi/terapeutici e metodi diagnostici mirati per il controllo dei vari tumori associati a HPV 16
I genotipi definiti ad alto rischio oncogeno del Papillomavirus umano (HPV), in particolare il tipo 16 (HPV 16), sono responsabili non solo del 99% dei tumori della cervice e di altri tumori ano-genitali ma anche di un sottogruppo di tumori dell’orofaringe della donna e dell’uomo per i quali non esiste una terapia specifica e risolutiva. Il virus causa lesioni tipiche intraepiteliali che in un piccolo numero di casi diventano persistenti, possono trasformarsi in carcinoma in situ e, successivamente, in carcinoma invasivo. A causa dell’impossibilità di isolare e coltivare in vitro i Papillomavirus, gli studi sulla patogenesi virale sono cominciati solo negli anni 80 con l’avvento delle tecniche di ingegneria genetica e hanno avuto un enorme incremento negli anni 90, periodo in cui si è riusciti a diagnosticare l’infezione virale e a poter progettare vaccini profilattici e terapeutici. …