Dalle Istituzioni Nazionali
Energia
Il Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con i Ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, ha emanato due schemi di decreti ministeriali in materia di energie rinnovabili. I due provvedimenti, all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Stato-Regioni, definiscono i nuovi incentivi per l’energia solare fotovoltaica (Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas). Le principali finalità sono di raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese, tale da ridurre l’impatto sulle bollette di cittadini e imprese e da allineare gli incentivi ai livelli europei. Il sistema entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico e l’1 gennaio 2013 per il non fotovoltaico. Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, tramite un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola.
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 aprile il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 15 marzo 2012 “Definizione e qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni e delle Province Autonome (c.d. Burden Sharing)”.
La Camera dei deputati, ad aprile, ha approvato il decreto-legge 21/2012 “Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni”, che ha la finalità di chiudere la procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea contro l’Italia relativamente ad alcune disposizioni della normativa italiana che conferisce poteri speciali allo Stato nelle società privatizzate operanti in settori strategici come le telecomunicazioni e l’energia.
Ricerca
La Commissione Istruzione Senato è impegnata nell’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione (2014-2020) - Orizzonte 2020, relativamente al quale la Commissione ha espresso apprezzamento per l’unificazione del finanziamento della ricerca e dell’innovazione in un unico quadro strategico e ha valutato rilevante la semplificazione delle procedure di finanziamento nonché l’adozione di criteri trasparenti e condivisibili di valutazione delle proposte. È stato sottolineato che il progetto ITER non è inserito nel programma, ma sarà oggetto di una decisione a parte.
Azioni per la crescita
Nel mese di marzo il Parlamento ha approvato in via definitiva il “Decreto Liberalizzazioni”, pubblicato nella G.U. del 24 marzo (Legge 24 marzo 2012 , n. 27 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività). Anche il cosiddetto “Decreto Semplificazioni” ha concluso l’iter parlamentare ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 aprile (testo del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, coordinato con la legge di conversione 4 aprile 2012, n. 35, recante: “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”).
Attualmente è all’attenzione del Parlamento il decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento” che introduce disposizioni finalizzate a rafforzare l’azione nel campo della semplificazione della normativa tributaria, del controllo mirato degli illeciti e della lotta all’evasione. Tra le misure previste si segnalano quelle volte a: semplificare gli adempimenti per gli esercenti le officine di produzione elettrica utilizzata per uso proprio, azionate da fonti rinnovabili; facilitare imprese e contribuenti, prevedendo che per gli impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile non superiore a 100 kW si possa corrispondere l’imposta mediante canone di abbonamento annuale; disciplinare tramite apposito decreto le modalità di certificazione dell’utilizzo dei contributi statali, a valere sul Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, per interventi realizzati dagli enti nei rispettivi territori per il risanamento e il recupero dell’ambiente e lo sviluppo economico.
Politiche europee
Le Commissioni parlamentari hanno iniziato l’esame della “Legge Comunitaria 2012”. Si segnala la Direttiva 2011/70/Euratom recante “Istituzione di un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi”, il cui termine di recepimento è il 23 agosto 2012. Si tratta di una direttiva che, nell’istituire un quadro normativo comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, prevede l’adozione di provvedimenti nazionali volti a garantire un elevato livello di sicurezza nella gestione di tali materiali, al fine di proteggere i lavoratori e la popolazione dai pericoli derivanti dalle radiazioni. L’ambito di applicazione della direttiva riguarda tutte le fasi della gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, dalla generazione allo smaltimento e stabilisce precise responsabilità per lo Stato membro circa la gestione dei materiali generati nel proprio territorio. La direttiva stabilisce inoltre che gli Stati membri istituiscano e mantengano un quadro legislativo, regolamentare ed organizzativo nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, che attribuisca responsabilità e preveda il coordinamento tra gli organismi statali competenti.
(Laura Migliorini)