Dai giornali…
Nucleare:
Nei mesi di maggio e giugno sulla stampa si parla ancora molto delle conseguenze dell’incidente nucleare di Fukushima e si cerca di quantificare l’esatta entità del danno. La TEPCO (gestore dell’impianto) ammette che l’incidente è stato più grave di quanto dichiarato inizialmente. Grande spazio anche ai referendum. Il decreto governativo (omnibus) di abolizione del nucleare in Italia è interpretato polemicamente come manovra per evitare il referendum, ma non l’opzione nucleare. Ampi spazi sono dati alle proteste dei promotori del referendum e delle varie associazioni ambientaliste. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione (1 giugno) sulla legittimità del referendum sul nucleare, i giornali dedicano molta informazione anche sui rimanenti 3 quesiti referendari: due sull’acqua pubblica, uno sul legittimo impedimento. Infine, dopo l’esito del referendum, l’attenzione si sposta alle interpretazioni dei risultati. Largo rilievo è dato anche alle decisioni in campo nucleare adottate dagli altri paesi, in particolar modo Germania e Svizzera, che hanno dichiarato la loro uscita dal nucleare, ma anche Giappone e Francia, che si presume possano dichiararlo in un prossimo futuro. La stampa segue anche il dibattito su metodologie e criteri relativi agli stress test che la Commissione Europea intende adottare su 143 impianti nucleari europei e da completare entro aprile 2012. Infine, sui giornali viene ampiamente riportata la presumibile guerra aperta tra la lobby europea del gas e quella delle rinnovabili, che si contenderebbero lo spazio energetico lasciato vacante dalla crisi del nucleare.
Rinnovabili:
La stampa si sofferma molto sul possibile forte impulso alle rinnovabili dopo l’incidente di Fukushima. Viene citato più volte il rapporto dell’IPCC (il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) secondo cui è possibile che l’80% delle esigenze energetiche mondiali possano essere coperte dalle rinnovabili entro il 2050. A partire dal 5 maggio, giorno in cui è stato firmato il decreto ministeriale che definisce la nuova disciplina sulle incentivazioni degli impianti fotovoltaici (quarto “conto energia”), la stampa si occupa molto delle sue controverse interpretazioni, sviscerandone lati negativi e positivi, reazioni critiche ed apprezzamenti. Gli strascichi sulla stampa sono proseguiti anche nel mese di giugno.
Ricerca:
La stampa ha posto maggiormente in evidenza due aspetti della ricerca: da una parte, le motivazioni di scienziati e ricercatori che sono scesi in campo sulle questioni del voto referendario, dall’altra parte le prospettive dello sviluppo tecnologico futuribile, riportando, in particolare, le 10 scoperte, che secondo il MIT (Massachussets Institute of Tecnology) potrebbero, in futuro, rivoluzionare lo scenario delle biotecnologie, delle telecomunicazioni, della produzione energetica ecc.
Ambiente:
Grande risalto è stato dato alle valutazioni dell’IPCC di un collegamento tra i cambiamenti climatici e l’aumento delle catastrofi naturali e ai risultati del Rapporto annuale sull’ambiente di ISPRA, che offre una panoramica approfondita sulle condizioni ambientali dell’Italia, con molti dati su: cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, sismicità, franosità, desertificazione, qualità dell’aria e dell’acqua ecc. Scarso risalto è stato dato, invece, ai negoziati internazionali sul clima che si sono tenuti a Bonn dal 6 al 17 giugno e all’allarme lanciato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) circa il fatto che le emissioni di gas serra nel 2010 hanno raggiunto il più alto livello storico. Più enfasi è stata riservata ad un altro allarme, quello della IARC, l’Istituto dell’OMS specializzato nella ricerca sul cancro, che ha classificato il cellulare come “possibile agente cancerogeno”.
(Laura Di Pietro)