Dal Mondo
In sede internazionale prevalgono dibattiti e incontri in materia di crescita verde e sviluppo, in vista della Conferenza Rio+20 che si terrà nel 2012.
Nella riunione ad Abu Dhabi di IPCC (WG-III) del 5-8 maggio è stato presentato il Rapporto Speciale sulle “Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation” (SRREN) secondo il quale, con efficaci politiche energetiche nazionali e internazionali, circa l’80% dei bisogni energetici mondiali al 2050 potrebbe essere soddisfatto dalle energie rinnovabili, evitando emissioni di anidride carbonica comprese tra 220 e 550 miliardi di tonnellate.
La 19a sessione annuale della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (UN-CSD), che si è svolta dal 2 al 14 maggio, si è conclusa senza un accordo rispetto ai temi in agenda. In tale occasione, però, è stato presentato il Rapporto del Comitato di esperti dell’UNEP dal titolo Decoupling Natural Resource Use and Environmental Impacts from Economic Growth, che sottolinea la necessità di disaccoppiare la crescita economica da quella dei consumi delle risorse naturali. Entro il 2050 il consumo delle risorse naturali (minerali, metalli, combustibili fossili e biomasse) potrebbe arrivare a 140 miliardi di tonnellate l'anno.
Il Gruppo degli Otto - G8, il Forum dei governi degli otto principali paesi industrializzati del mondo, si è riunito a Deauville, in Francia, dal 26 al 27 maggio ed ha concluso i suoi lavori con l'adozione della Dichiarazione del G8 di Deauville (vedasi sezione World view). Nel frattempo l’OCSE ha presentato, a fine maggio, il rapporto Verso una crescita verde che propone un quadro operativo di politiche idonee per le diverse situazioni nazionali e per i diversi livelli di sviluppo, come contributo alla Conferenza di Rio+20.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha svolto il 2 giugno a New York un dibattito sulla Green Economy. Il principale messaggio emerso è un appello alla volontà politica di impostare e intraprendere uno sviluppo economico mondiale basato sulla green economy.
Come ogni anno, il 5 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale dell'Ambiente. Il tema scelto per il 2011, anno internazionale delle foreste, è stato “Foreste: la natura al vostro servizio”, per mettere in risalto il valore essenziale ricoperto dalle foreste per il sostentamento della vita e il legame esistente tra la qualità della vita umana e la salute dell’ecosistema forestale. L’UNEP ha presentato in questa occasione il rapporto Foreste in una Green Economy: una sintesi, secondo il quale investire ulteriori 40 miliardi di US $ l'anno nel settore forestale potrebbe dimezzare i tassi di deforestazione entro il 2030, incrementare la forestazione di circa il 140% entro il 2050 e favorire la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro. Inoltre, un ulteriore 28% di carbonio dall'atmosfera potrebbe essere rimosso per una più efficace lotta al cambiamento climatico.
A Bonn, in Germania, è stato avviato, il 6 giugno, il secondo turno di negoziati sui cambiamenti climatici dell'UNFCCC, con il compito principale di elaborare una piattaforma condivisa in vista del vertice mondiale di Durban, a Conferenza delle Parti, che si svolgerà in Sud Africa nel dicembre 2011. Ancora a Bonn dal 3 al 5 giugno ha avuto luogo il Congresso Mondiale Resilient Cities 2011 - 2nd World Congress on Cities and Adaptation to Climate Change. Il Congresso è stato incentrato sull’adattamento ai cambiamenti climatici in ambiente urbano, con particolare enfasi alle questioni del finanziamento degli interventi di adattamento e alle questioni di una pianificazione territoriale adeguata alle esigenze di resilienza delle città.
Si è svolta a Vienna dal 20 al 24 giugno la Conferenza annuale sulla sicurezza nucleare dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, che ha ribadito la necessità di rafforzare le misure nazionali e internazionali di sicurezza nucleare. In questa sede è stata espressa anche la necessità di avere una valutazione esaustiva dell’incidente di Fukushima perché, sulla base della lezione ricevuta, si possano rivedere gli standard di sicurezza.
Passando alle politiche energetiche, secondo il rapporto dell’IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia) Climate & Electricity Annual 2011: Data and Analyses, le emissioni di CO2 legate alla produzione di energia hanno raggiunto nel 2010 il livello più alto di sempre (vedasi la sezione World view).
Infine, un altro rapporto IEA, della serie Technology roadmaps, dedicato all’efficienza energetica negli edifici, dimostra che, applicando in modo intelligente le tecnologie di riscaldamento e raffreddamento degli edifici, si potrebbero risparmiare 2 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica entro il 2050, vale a dire circa il 25% delle emissioni globali provenienti dal settore residenziale.
(Paola Cicchetti)