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Volare ad energia solare

Primo volo internazionale per un aereo alimentato totalmente a energia solare

L’aereo, che si chiama Solar impulse e che è alimentato solamente ad energia solare, è stato progettato da due piloti svizzeri: André Borschberg, di professione imprenditore ed ex pilota militare dell’Aeronautica Militare svizzera, e Bertrand Piccard, psichiatra di professione, ma amante del volo e delle imprese estreme, già famoso per aver compiuto in mongolfiera, nel 1999, il giro completo della terra senza stop.

L’aereo è partito alle 8.40 della mattina del 14 maggio 2011 dall’aeroporto di militare di Payerne nella Svizzera occidentale, vicino a Berna, ed è atterrato all’aeroporto Zaventem di Bruxelles alle ore 9.30 di sera, dopo quasi 13 ore di volo, per coprire un tragitto di circa 640 km alla velocità media di 50 km/h. Un aereo di linea compie lo stesso percorso in circa 1 ora e, anche andando in treno o con la propria auto, il tempo di viaggio sarebbe stato inferiore alle 6-7 ore. L’esperimento non serviva per dimostrare alcuna concorrenzialità, ma soltanto per confermare che già con le esistenti tecnologie è possibile compiere anche trasvolate internazionali utilizzando esclusivamente l’energia solare. Se si investirà con maggiore impegno e con più convinzione nello sviluppo tecnologico delle tecnologie solari nel settore aeronautico, così come in quello dei veicoli i terrestri o marittimi, sarà possibile in futuro utilizzare le energie rinnovabili anche in un settore come quello dei trasporti, responsabile in media di circa il 30% delle emissioni mondiali di gas serra e causa più importante dell’inquinamento atmosferico e acustico delle nostre aree urbane.

I dati tecnici dell’aereo solare sono così riassumibili. L’aereo è dotato di 12 mila celle solari (per la precisione di 11.628 mila celle) distribuite sulle ali e sugli stabilizzatori orizzontali di coda, le quali hanno fornito potenza sufficiente ai motori elettrici per volare a una quota media di 6.000 piedi (poco meno di 2.000 metri) e ad una velocità di crociera di circa 70 km/ora, anche se, a causa dei tempi morti, in fase di decollo e di atterraggio, l’aereo ha viaggiato con velocità media effettiva di 50 km/ora. Inoltre, le celle solari hanno fornito energia sufficiente per caricare le batterie elettriche e permettere di terminare il volo, di notte, nella fase finale del tragitto. I due motori elettrici, ciascuno della potenza di 10 hp (7,3 kW), assieme alle batterie al litio, sono stati fissati sotto le ali.

Per quanto riguarda la struttura, l’aereo è stato costruito con uno scheletro molto leggero ma molto resistente, di fibra di carbonio a nido d’ape, ricoperto da un sottile strato di materiale polimerico, tranne che nella parte superiore delle ali e sulla superficie superiore degli stabilizzatori di coda, coperte, invece, da celle solari. In questo modo, il peso complessivo dell’aereo è risultato di circa 1.700 kg, con un’apertura alare di 64 metri, quasi la stessa di un Boeing 777 o di un Airbus 380 che pesano, invece, qualche centinaio di tonnellate.

Il progetto del Solar impulse, che è stato presentato alla Green Week Conference 2011 di Bruxelles, è stato avviato nel 2003 con la collaborazione scientifica del Politecnico Federale di Losanna, ed è stato finanziato con un fondo decennale di 90 milioni di euro, fornito da Deutsche Bank (Germania), Omega (Svizzera) e Solvay (Belgio), e con la partecipazione, per la realizzazione del progetto, di alcune industrie aeronautiche europee e dell’Agenzia Spaziale Europea. Per utilizzare motori più potenti e aumentare le capacità di carico utile trasportabile, bisognerà ora attendere che si sviluppino le nuove tecnologie che migliorano l’efficienza delle celle solari, e che aumentino le capacità delle batterie elettriche riducendone il peso.

(Caterina Vinci)

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