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Un primo bilancio

di Diana Savelli

Cari lettori,

a distanza di un anno dal primo fascicolo pubblicato in veste di Direttore, desidero soffermarmi sulle principali novità apportate e sulle iniziative intraprese, cercando di tracciare un primo bilancio.

Parlo a nome di tutta la “squadra”  - Comitato di Direzione, Comitato tecnico-scientifico e collaboratori -  che ha lavorato al mio fianco con generosità e competenza, dando un contributo essenziale per il raggiungimento di ogni singolo obiettivo.

Innanzitutto, come promesso nel primo editoriale, abbiamo inserito la rivista all’interno di uno dei circuiti internazionali in cui sono presenti molte altre testate tecnico-scientifiche: a tutti gli articoli pubblicati su EAI viene infatti attribuito, a partire dal fascicolo 3-4/2013, un Codice DOI (Digital Object Identifier), che è un codice di identificazione interoperabile sui network digitali che ne facilita la diffusione e la rintracciabilità. Si tratta di una nuova opportunità offerta a tutti coloro che pubblicano sulla rivista, che già molti autori hanno saputo cogliere.

Abbiamo, inoltre, aggiunto nuovi formati e strumenti di diffusione tramite la rete: sul sito web ENEA, nella Sezione dedicata alla rivista, a partire dal 2014 i fascicoli sono disponibili oltre che in formato pdf anche in formato epub, utilizzato per visualizzare i libri digitali sia su computer che su e-reader. La rivista è scaricabile anche con i dispositivi mobili Apple (iPhone, iPad e iPod touch) grazie ad una App liberamente reperibile in App Store.

Offrendo di più, pretendiamo di più: abbiamo avviato un processo di peer review più rigoroso, che sta dando buoni risultati. Quasi tutti gli articoli accettati vengono revisionati a seguito delle indicazioni e richieste dei referee, risultando nella versione finale molto più completi ed efficaci.

Passando ai contenuti, desidero mettere in evidenza che due dei sei fascicoli pubblicati nell’ultimo anno sono stati dedicati interamente ad una tematica. Il primo, il fascicolo 5/2013, ha riguardato lo sviluppo dell’eco-innovazione in Italia; in esso sono state presentate le analisi e le proposte del Gruppo di Lavoro “Sviluppo dell’Eco-innovazione”, che opera nell’ambito del Consiglio Nazionale della Green Economy. Il secondo, il n. 1/2014, interamente in inglese, è stato dedicato al tema del “biofouling”, cioè al fenomeno di accumulo e deposito di organismi viventi sugli scafi delle imbarcazioni e al connesso problema delle vernici antivegetative tradizionalmente applicate sugli scafi, che generano effetti indesiderati per l’ambiente e per gli organismi marini. Si tratta di una nuova “formula”, che sarà proposta ancora in futuro, in quanto consente di sviluppare in maniera più approfondita e completa sia argomenti specifici che tematiche di attualità o di ampio respiro.

Inoltre, proprio in questo fascicolo presentiamo due ulteriori novità.

Inauguriamo la nuova rubrica “Patent portfolio”, in cui vengono presentati i Brevetti ENEA, cercando di metterne in evidenza la portata innovativa e le ricadute sulla produzione industriale o sulla vita quotidiana.

Pubblichiamo, inoltre, nella rubrica Spazio aperto, con l’etichetta “Curiosità scientifiche”, il primo di una serie di articoli il cui obiettivo è avvicinare il lettore al mondo scientifico: partendo dall’osservazione di fenomeni ed esperienze comuni o del funzionamento di oggetti di uso quotidiano, tali articoli aiutano a capirne i meccanismi.

Per ora è tutto … Rinnovo a voi tutti l’invito a partecipare alla nostra “avventura” inviandoci consigli, articoli e proposte.

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