Dall’Unione Europea
Commissione Europea
Le principali iniziative della Commissione europea (CE) nel periodo ottobre-dicembre 2012 riguardano:
- l’adozione, in data 3 ottobre, della Comunicazione sulla “Second Regulatory Review on Nanomaterials” che riesamina gli aspetti normativi in tema di nanomateriali, valuta l’adeguatezza della legislazione in materia e indica le azioni di follow-up. Fa parte di questo secondo riesame l’adozione di un documento di lavoro sugli usi e tipi di nanomateriali, incluso gli aspetti di sicurezza;
- l’avvio, in data 8 ottobre, di una campagna di comunicazione paneuropea a sostegno di imprese, gruppi ambientalisti e università per promuovere soluzioni innovative ai problemi climatici. La campagna, che proseguirà fino alla fine del 2013, intende dimostrare che l'azione per il clima può aumentare il benessere dei cittadini europei e portar loro vantaggi economici, e mira a valorizzare soluzioni già esistenti ed efficienti sotto il profilo dei costi, per il conseguimento dell'obiettivo dell'UE di una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell'80-95% entro il 2050;
- la pubblicazione, in data 17 ottobre, di una proposta volta a limitare a livello mondiale la conversione dei terreni alla produzione di biocarburanti e ad aumentare gli effetti benefici dei biocarburanti usati nell'UE sul clima. Sarà limitata al 5% la quota di biocarburanti derivati da alimenti, utilizzabile ai fini del conseguimento dell'obiettivo del 10% di energie rinnovabili fissato dalla direttiva sulle energie rinnovabili. L'obiettivo è stimolare lo sviluppo di biocarburanti alternativi, derivati da materie prime non alimentari, che emettono gas a effetto serra in quantità decisamente inferiori ai carburanti fossili e non interferiscono direttamente con la produzione alimentare mondiale;
- l’adozione, in data 23 ottobre, del programma di lavoro per il 2013 della Commissione che riassume gli obiettivi dell'Unione in sette ambiti prioritari e le misure che devono ancora essere adottate. In termini di nuove proposte, il programma annuncia 50 nuove iniziative da presentare nel 2013 e nella prima parte del 2014;
- la proposta di regolamento, presentata in data 7 novembre, per ridurre in misura significativa le emissioni di gas fluorurati che concorrono al riscaldamento globale fino a 23.000 volte più della CO2 e sono aumentate del 60%, mentre quelle di tutti gli altri gas serra sono diminuite. Il regolamento proposto mira a ridurre di due terzi l’attuale livello di emissioni di gas fluorurati entro il 2030 e vieta l’uso di questi gas in determinati tipi di apparecchi nuovi, come i frigoriferi domestici, per i quali sono già disponibili soluzioni alternative maggiormente rispettose del clima;
- il lancio, in data 13 novembre della European Innovation Partnership Raw materials che ha come obiettivo quello di assicurare all'Europa un accesso sostenibile alle materie prime promuovendo l'innovazione lungo l'intera catena. La EIP lavorerà sul contenuto del futuro piano strategico di attuazione (Strategic Implementation Plan, SIP) del partenariato per far convergere gli sforzi di innovazione a vantaggio della ricerca nell’esplorazione, estrazione, trasformazione, sostituzione e riciclaggio delle materie prime;
- l’adozione, in data 14 novembre, di una relazione sulla situazione del mercato europeo del carbonio, che illustra una serie di possibili misure strutturali da adottate per affrontare il problema delle quote eccedenti. Due sono le principali proposte per ovviare al crescente squilibrio tra offerta e domanda di quote all'interno del sistema europeo di scambio di quote di emissioni (EU ETS): ritardare la messa all'asta di 900 milioni di quote nel corso della terza fase del sistema ETS che inizia nel 2013 e avviare un ampio dibattito sulle possibili misure strutturali con la massima rapidità, tra cui il ritiro permanente del numero di quote necessario per riassorbire l'eccedenza;
- la pubblicazione, in data 15 novembre, di un Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee (The 2012 Blueprint) con l'obiettivo strategico di garantire che la disponibilità di acqua di buona qualità sia sufficiente a soddisfare le esigenze dei cittadini, dell'economia e dell'ambiente. Il Piano propone una serie di azioni e strumenti con cui gli Stati membri possono migliorare la gestione idrica a livello nazionale, regionale o a livello di bacini idrografici. L'attuazione delle proposte presentate nel Piano si baserà sulla strategia comune di attuazione prevista dalla Direttiva quadro sulle acque e sarà fondata su un processo aperto e partecipativo che coinvolgerà gli Stati membri, le organizzazioni non governative e le imprese;
- la proposta di direttiva della Commissione, in data 3 dicembre, per garantire a tutti l’accessibilità dei siti web degli enti pubblici. Tale proposta prevede, dalla fine del 2015, l’introduzione di elementi di accessibilità obbligatori e uniformati a livello di UE per 12 tipi di siti internet. L’obbligo di accessibilità si applicherebbe a servizi pubblici fondamentali, quali la sicurezza sociale e i servizi sanitari, la ricerca di un lavoro, le iscrizioni universitarie e il rilascio di documenti e certificati;
- l’adozione, in data 3 dicembre, di una strategia marittima per il Mare Adriatico e il Mar Ionio intesa a stimolare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella regione. La strategia si fonda su quattro pilastri: un'economia blu rafforzata, un ambiente marino più sano, uno spazio marittimo più sicuro e attività di pesca responsabili. Alla base vi sono l'iniziativa della Commissione "Crescita blu" e la dichiarazione di Limassol sull'agenda marina e marittima per la crescita e l'occupazione, recentemente adottata dai ministri dell’UE;
- la proposta, in data 4 dicembre, di un nuovo Programma d'azione per l'ambiente chiamato "Living well, within the limits of our planet”, che fissa un'agenda strategica per le politiche ambientali e individua nove obiettivi prioritari da realizzare entro il 2020. Il programma, se accolto favorevolmente dal Parlamento e dal Consiglio europeo, contribuirà a diffondere una comprensione comune delle principali sfide ambientali e delle misure da adottare per affrontarle in maniera efficace;
- la presentazione, in data 6 dicembre, del Quadro di valutazione 2012 degli investimenti industriali in R&S, basato su un campione di 1500 imprese (di cui 405 con sede nell’UE) quali maggiori investitori in R&S a livello mondiale. Il rapporto misura il valore totale degli investimenti complessivi in R&S finanziati con fondi propri, indipendentemente dal luogo in cui si svolge la relativa R&S;
- l’annuncio, in data 7 dicembre, di un piano d'azione (“A digital future for healthcare”) per far cadere le barriere al pieno utilizzo delle soluzioni digitali nei sistemi sanitari europei. L'obiettivo è migliorare le prestazioni sanitarie a beneficio dei pazienti, offrire a questi ultimi un maggiore controllo delle proprie cure mediche e ridurre i costi;
- la presentazione ufficiale, in data 11 dicembre, di “Copernicus”, il nuovo programma di osservazione della terra della Commissione, precedentemente noto come GMES (monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza). Copernicus mira a monitorare le condizioni dell'ambiente terrestre, marino e atmosferico e a migliorare la sicurezza dei cittadini ed è costituito da un insieme di servizi che raccolgono dati e forniscono informazioni utilizzando i satelliti e i sensori terrestri per osservare l'ambiente e i fenomeni naturali che avvengono sul pianeta;
- l’adozione, in data 18 dicembre, del Piano strategico di attuazione (Strategic Implementation Plan, SIP) della EIP Water . Tale piano definisce cinque ambiti d’intervento prioritari nel settore idrico per i quali occorre trovare delle soluzioni: riutilizzazione e riciclaggio dell’acqua, trattamento dell’acqua e delle acque reflue, acqua e energia, gestione dei rischi connessi ad eventi eccezionali, servizi ecosistemici;
- la definizione, in dicembre, della composizione degli organi di governance (gruppo direttivo di alto livello, il gruppo Sherpa e i gruppi operativi) del Partenariato Europeo per l’Innovazione sulle materie prime (EIP Raw Materials).
Continuano le consultazioni pubbliche avviate nell’ultimo periodo dalla CE riguardanti il prossimo programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE “Horizon 2020”. Dal 1 ottobre al 23 dicembre è aperta quella sul futuro della ricerca metrologica europea (EMRP) nell'ambito di Horizon 2020. Il 26 ottobre è stata lanciata la consultazione sulle Future and Emerging Technologies (FETs), con scadenza 30 novembre, per identificare un orientamento per la ricerca su tali tecnologie e gli argomenti di ricerca d’importanza strategica. Il 10 dicembre è stata lanciata la consultazione su come migliorare la politica dell’UE sulla qualità dell'aria. Scopo della consultazione, aperta fino al 4 marzo 2013, è quello di verificare come il quadro in vigore possa essere pienamente attuato, migliorato e integrato con nuovi interventi. I risultati confluiranno nella revisione globale delle politiche europee sull'inquinamento dell'aria prevista per il 2013.
Parlamento e Consiglio Europeo
L’11 ottobre, Il Consiglio Europeo Competitività ha approvato i principali elementi delle regole di partecipazione per il futuro programma Horizon 2020. L’11 dicembre, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un consenso che apre la strada alla firma dell'accordo internazionale sulla UPC (Unified Patent Court) per creare un brevetto comune applicabile in quasi tutti i paesi europei, sulla base di una singola applicazione e senza ulteriori formalità amministrative negli Stati membri aderenti. I primi brevetti unitari potranno essere concessi nel mese di aprile 2014.
(Valerio Abbadessa)