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SOS Acqua – La risorsa idrica fra nuovi rischi, strategie di tutela e di utilizzo
di Cristina Corazza
“La linfa vitale dell’umanità - l’acqua - è sempre più a rischio in tutto il mondo a causa del consumo eccessivo e dello sviluppo eccessivo; tra i due e i tre miliardi di persone nel mondo soffrono di carenza d’acqua e la situazione potrebbe peggiorare causando migrazioni e conflitti. Da qui al 2050, la popolazione urbana in stress idrico aumenterà dell’80% passando dai 930 milioni del 2016 a una cifra compresa tra 1,7 e 2,4 miliardi”. È quanto si legge nel documento di apertura della Conferenza mondiale sull’acqua delle Nazioni Unite, che si è svolta dal 22 al 24 marzo 2022 a New York e nell’ambito della quale è stato presentato il rapporto Water 2023 dell’Unesco.
A fronte di un’emergenza come questa, l'ENEA ha scelto di dedicare all'SOS Acqua questo numero della rivista curata per la parte scientifica da Luigi Petta, Laboratorio Tecnologie per l’uso e gestione efficiente di acqua e reflui, con l'obiettivo di raccogliere i punti di vista di esperti, ricercatori, enti e istituzioni a livello nazionale e internazionale, offrendo una panoramica il più ampia possibile, ma anche per far comprendere come la ricerca possa dare un contributo sotto forma di servizi, soluzioni, tecnologie innovative e sostenibili, alla luce delle sfide che abbiamo davanti.
Il numero si apre con l’articolo di Roberto Morabito, Direttore del Dipartimento sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, che sottolinea l’importanza di implementare approcci per l’uso e la gestione sostenibile e circolare a vari livelli, nei contesti urbani e in quelli industriali e produttivi, sviluppando iniziative e strumenti per promuovere la transizione verso modelli di produzione e consumo basati sull’uso efficiente delle risorse ed un cambio degli stili di vita. Sulla stessa linea l’Agenzia Europea dell’Ambiente che con l’esperto Nihat Zal, sottolinea come a livello europeo lo stress idrico sia stato percepito come un problema solo a partire dai primi anni 2000 e stia diventando sempre più diffuso e frequente. Da parte loro, i ricercatori del JRC, il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, presentano le attività a supporto delle politiche e delle normative europee che promuovono la circolarità della risorsa idrica da recuperare mentre Nicola La Maddalena, membro di FAO-WAREG e Vicedirettore CIHEAM passa in rassegna le misure tecniche e di gestione necessarie per far fronte all’emergenza.
Una sfida che è necessario affrontare insieme, come affermano Benedetta Brioschi e Nicolò Serpella di The European House - Ambrosetti che, attraverso la community “Valore Acqua per l’Italia”, lavorano per una piattaforma di confronto permanente multistakeholder. Aspetti normativi, criticità e scenari sono al centro del contributo di Enrico Rolle della Fondazione Sviluppo Sostenibile e Fabio Trezzini del Gruppo 183 che analizzano gli aspetti ai quali occorrerà prestare attenzione negli anni a venire per recepire le più recenti norme comunitarie.
Ma come afferma nella sua intervista il DG di Utilitalia Giordano Colarullo oggi la sfida è il recupero accelerato del gap infrastrutturale e il tema della governance è fondamentale. Per Andrea Guerrini, componente del Collegio ARERA, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente e presidente di WAREG, l’Associazione europea dei regolatori dell’Acqua, occorre un approccio a 360 gradi ragionando sulle connessioni tra i vari settori e un impegno istituzionale a vari livelli.
Di fatto, alla sfida globale dell’Acqua il mondo della ricerca può dare un apporto strategico attraverso innovazioni, soluzioni e un’informazione scientificamente rigorosa per un cambio di paradigma negli stili di vita come dimostrano anche gli interventi delle ricercatrici e dei ricercatori ENEA nei 15 focus e nelle schede di progetto che completano la rivista e si propongono di dare soluzioni e contribuire ad affrontare l’SOS Acqua.