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Campi coltivati

Gli scenari dell’agricoltura nell’analisi del Copa-Cogeca

di Pekka Pesonen e Daniele Rossi

DOI 10.12910/EAI2020-005

La sostenibilità è una priorità assoluta per il settore agricolo. Ciò richiede un bilancio europeo più ambizioso di quello che è stato proposto e deve essere commisurato agli sforzi degli agricoltori per tutelare ambiente e clima. Ma se vogliamo vincere la sfida della competitività e di un nuovo modello di crescita intelligente, sostenibile e inclusivo, occorre aumentare gli investimenti in R&S, senza indebolire politiche comuni, come la PAC, che deve essere salvaguardata in termini reali e ai livelli attuali

Pekka Pesonen
Pekka PesonenSegretario Generale di Copa-Cogeca
Daniele Rossi
Daniele RossiPresidente di Copa-Cogeca, Gruppo Ricerca e Innovazione

Gli agricoltori sono i primi produttori di cibo e la priorità assoluta per il settore agricolo è la sua sostenibilità complessiva e duratura nel tempo. Tutti e tre i pilastri – economico, ambientale e sociale – che la compongono sono interdipendenti e sono alla base di qualsiasi attività produttiva di una azienda agricola e agro-cooperativa. Anche una deliberazione sul futuro quadro finanziario pluriennale è importante e deve essere presa prima di prendere qualsiasi decisione sulla PAC. A questo proposito, crediamo fermamente che il futuro dell’UE richieda un bilancio più ambizioso di quello proposto dalla Commissione europea. Serve un contributo economico maggiore da parte degli Stati membri per arrivare ad un bilancio che potrà realizzare le sfide e le priorità dell’Unione e che, al contempo, non minerà né metterà in pericolo le attuali politiche comuni come la PAC. Un bilancio UE commisurato agli sforzi degli agricoltori fornirà sicuramente un grado più elevato di ambizione per l’ambiente e il clima. Ciò significa mantenere la spesa agricola dell’UE, salvaguardando il bilancio della PAC ai livelli attuali e in termini reali. In questo modo si potranno soddisfare gli ambiziosi obiettivi per il clima, l’ambiente, la competitività, la crescita e l’occupazione.

Il Copa-Cogeca sostiene la definizione dei Piani strategici della PAC sulla base dei nove obiettivi specifici che sono stati proposti dalla Commissione e che permettono di raggiungere e garantire la sostenibilità del settore in modo equilibrato tra i suoi tre pilastri: economico, ambientale e sociale. Questi obiettivi dovrebbero essere sviluppati con il coinvolgimento degli agricoltori e delle cooperative agroalimentari e dovrebbero essere sufficientemente flessibili da rispecchiare e rispettare i cambiamenti delle condizioni e delle strutture economiche e istituzionali negli Stati membri. Resta però fondamentale che gli Stati membri mantengano il carattere unionale della politica nell’attuazione delle misure volontarie nel pilastro economico. Ecco perché riteniamo che gli ecoschemi proposti debbano restare obbligatori per gli Stati membri, ma volontari per gli agricoltori. Abbiamo anche bisogno di maggiore chiarezza riguardo al tipo di pratiche agricole a vantaggio del clima e dell’ambiente. Queste non devono compromettere le misure agro-ambientali sotto il pilastro ambientale che hanno dimostrato di funzionare.

La capacità di attrarre investimenti e l’accesso alle nuove tecnologie è inoltre fondamentale per aumentare la competitività del settore e consentire una produzione più efficiente e incrementare la platea degli imprenditori. Ciò include anche un ulteriore passo verso l’autorizzazione delle new breeding techniques (NBTs) in Europa. Infatti, la Strategia Europea Food 2030 ed Horizon Europe assegnano un ruolo centrale alla ricerca e all’innovazione nel settore agroalimentare per l’affermazione di un nuovo modello di crescita intelligente, sostenibile e inclusivo.

La nuova programmazione 2021-2027 per l’utilizzo dei Fondi europei e del relativo cofinanziamento nazionale e la conseguente revisione della PAC prevederanno tra gli obiettivi tematici il rafforzamento di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione e l’aumento della competitività di piccole e medie imprese agroalimentari. Anche la strategia di specializzazione intelligente continuerà a individuare tematiche legate all’agrifood, alla bioeconomia e alla salute che assumeranno una rilevanza determinante.

A livello nazionale, le Organizzazioni della Rappresentanza Agricola e Industriale unitamente alle Piattaforme Tecnologiche e ai Cluster di BioEconomia (Agrifood e Chimica verde) favoriranno il coordinamento dell’attività degli Enti pubblici e privati che si occupano di ricerca nel settore agroalimentare. L’innovazione e il trasferimento della conoscenza si confermeranno anche quali priorità trasversali alla politica di sviluppo rurale attraverso i partenariati europei (EIP e PSR e POR). L’obiettivo rimane quello di rafforzare i sistemi territoriali della conoscenza e dell’innovazione, al fine di favorirne il migliore supporto allo sviluppo del capitale umano, sociale, relazionale, fisico ed economico delle aree rurali.

Alcuni approfondimenti strategici potranno essere utili per individuare una serie di raccomandazioni e opportunità per il settore agroalimentare, in particolare in queste tre direzioni: aumentare la spesa in R&S agroalimentare sul PIL; individuare i fabbisogni delle aziende agricole e alimentari europee e gli strumenti R&I più efficaci; identificare le aree R&I di maggiore interesse per il futuro del settore primario in Europa.

Aumentare la spesa in R&S agroalimentare sul PIL

La percentuale di spesa in R&S sul PIL nel 2019 risulta pari circa all’1,7% in Europa, in leggero aumento, ma ancora lontana dal traguardo fissato nell’ambito della Strategia Europa 2020 (2,0 %). Risalta il ruolo di traino dei Paesi del Nord Europa versus il Mezzogiorno, che registrano ritmi di crescita più che doppi anche rispetto ai Paesi dell’Est europeo. Una delle sfide da affrontare, per questo primo obiettivo tematico, è la crescita della spesa in R&S delle imprese, la cosiddetta spesa privata in R&S. Rimane, inoltre, confermata l’esigenza di una profonda integrazione tra ricerca, innovazione e produzione agro-industriale. In tale ambito si inserisce la strategia del Copa-Cogeca in tema di ricerca e innovazione diretta a rafforzare la crescita e lo sviluppo del sistema attraverso la cooperazione, lo scambio di conoscenze, la capacità di innovare. A tal fine occorre attrarre e integrare competenze, discipline e Attori per sviluppare tecnologie finalizzate al miglioramento e alla sostenibilità e competitività delle imprese.

Partendo dal presupposto che la leva principale che spinge ad innovarsi nel settore agricolo è il miglioramento competitivo, questo significa adottare processi innovativi orientati a far divenire gli agricoltori e gli industriali alimentari più concorrenziali sul mercato e attenti ai clienti e ai fornitori, puntando su innovazioni di prodotto e di processo che migliorino il posizionamento dell’impresa e ne favoriscano la crescita. Anche i temi legati alla eco-innovazione quali la bioeconomia, l’economia circolare, il clima e l’energia rinnovabile sono diventati temi strategici per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria alimentare.

Per tali motivi attraverso l’aumento della spesa in ricerca e innovazione, si vogliono offrire nuove opportunità alle imprese in relazione:

  • all’aumento della produttività, della redditività e dell’uso efficiente delle risorse;
  • al potenziamento del ruolo dell’agricoltura in un’ottica di filiera, quindi di collegamento con gli operatori a monte e a valle dell’impresa agricola;
  • alla qualità, alla tipicità e alla sicurezza degli alimenti, coniugando tradizione e innovazione;
  • alla capacità di progettare azioni di promozione e programmi di ricerca e innovazione, anche attraverso le risorse nazionali ed europee;
  • alla creazione e gestione di una rete attiva con i centri di ricerca europei, nazionali ed enti pubblici e privati sul territorio;
  • alla partecipazione ai sistemi e alle infrastrutture di rete a livello europeo (Piattaforme Tecnologiche Europee, Piattaforme Regionali sugli S3, Working Party, Focus Group, Eranet, Euragri, Prima, MetroFood ecc.);
  • alla creazione di nuove figure che siano in grado di svolgere il ruolo di interfaccia tra le imprese agricole, le imprese industriali e il mondo della ricerca;
  • alla istituzione di un “tavolo formazione” utile a focalizzare gli obiettivi di crescita e sviluppo delle aziende attraverso il sostegno dell’accrescimento delle competenze degli operatori del settore (FIELDS, Erasmus +, Horizon Europe, Rural Development Programs).

Ma come favorire la partecipazione diretta delle aziende agricole e delle PMI ai programmi di ricerca regionali, nazionali e comunitari? E come gestire in maniera più efficace gli strumenti di trasferimento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche? E come organizzare la partecipazione attiva del mondo dell’impresa alle fasi ascendenti, di elaborazione dei programmi di ricerca e innovazione, al fine di avvicinarli alle reali esigenze del mondo produttivo agroalimentare, in una logica bottom up e multi actor? Questo è il nostro compito, dove il Copa-Cogeca, Food Drink Europe e tutte le rappresentanze europee e nazionali agro-industriali – come Confagricoltura – si stanno impegnando per dare un valore e impatto concreto alle molte risorse messe sul piatto (circa 10 milioni euro).

Individuare i fabbisogni delle aziende agricole e alimentari in Europa e gli strumenti R&I più efficaci

Per quanto riguarda i temi legati alla ricerca e al trasferimento delle innovazioni in relazione alle esigenze emerse sino ad ora nell’attività svolta per la creazione dei gruppi operativi nell’ambito dei PSR e all’analisi dei fabbisogni delle imprese agroalimentari condotta ad esempio da Confagricoltura, l’attenzione degli agricoltori e delle agro-cooperative associati cade soprattutto sulle seguenti tematiche:

  • agricoltura di precisione;
  • genetica;
  • filiere sostenibili;
  • controllo delle infestanti;
  • economia circolare;
  • tecnologie dell’informazione – big data – digital device.

Partendo da questi presupposti, sono stati individuati i seguenti temi su cui sviluppare una strategia condivisa a livello europeo.

Far crescere la Competitività

La competitività, che è il motore dell’impresa, non può prescindere dall’innovazione. I nuovi mercati e le nuove modalità di distribuzione dei prodotti (vendita on line, consegna a domicilio prodotti agroalimentari) impongono di guardare all’innovazione dei prodotti, dei processi e al digitale. In internet ci sono molto spesso informazioni non corrette sui temi dell’innovazione in ambito agricolo e alimentare che danno una lettura negativa dell’innovazione vista come antagonista della tradizione, soprattutto con riferimento al cibo. Occorre pertanto lavorare su come comunicare, al consumatore, l’innovazione in agricoltura e nell’agroalimentare, su come non aver paura dell’innovazione, proteggendosi dalla cattiva informazione.

Informare e formare gli stakeholder e i consumatori

Copa-Cogeca è costituita da organizzazioni e aziende che vanno a velocità molto diverse. Si passa da imprese che utilizzano tutti gli strumenti dell’innovazione (es. genetica, robot, digitale ecc.) ad aziende che non accedono agli strumenti di internet (posta elettronica). Si deve superare questo gap attraverso l’informazione e la formazione degli imprenditori agricoli e industriali e dei loro collaboratori, nonché dei consumatori finali. Affinché si possa dare agli imprenditori agroalimentari dei servizi sull’innovazione, è fondamentale conoscere i livelli di offerta e domanda di innovazione da parte delle aziende. Tale lavoro richiede un nuovo approccio che sappia andare oltre la semplice raccolta documentale e che si affidi molto sull’osservazione diretta delle modalità produttive. Bisogna puntare poi a fornire soluzioni innovative che siano veramente pratiche e concrete, fruibili dalle diverse filiere produttive.

­Orientare e accompagnare le imprese

A fronte dei diversi strumenti finanziari con cui è possibile supportare oggi l’innovazione (progetti UE, BEI, Direzioni generali UE e Ministeri competenti, sviluppo rurale regionale, incentivi europei e nazionali, contributi alla ricerca e innovazione, crediti di imposta ecc.) è importante saper orientare le imprese associate sugli strumenti più adatti ai loro scopi, accompagnando le aziende, e soprattutto le piccole realtà, verso l’innovazione rendendole partecipi delle opportunità dell’innovazione, degli strumenti finanziari, fiscali e organizzativi operanti sul tema, sia a livello regionale che a livello nazionale ed europeo. Il tessuto produttivo agricolo, costituito in larga parte da piccole imprese, richiede non solo di mettere in rete le esperienze, ma di mettere in rete le imprese come si sta facendo con alcuni strumenti aggregativi, a partire dalla cooperazione, dai consorzi e dai EEIG alle O.P. e alle Reti di Impresa. Le reti di imprese sono certamente positive e va ulteriormente promosso il loro collegamento con l’innovazione: dobbiamo puntare alla condivisione di tecnologie, di mezzi e macchinari ma anche di personale esperto sui settori innovativi (precision farming, energy manager, innovation broker, techno-scientific mediator ecc.).

Dare circolarità all’Innovazione

L’innovazione declinata come evoluzione dei mercati, dei prodotti e dei processi è strettamente collegata alla sostenibilità economica, sociale e ambientale e ad un modello economico circolare che metta al centro il bene “risorsa biologica”, sia esso food o non food. Un modello, questo, che è alla base della bioeconomia e che consente di affrontare, globalmente, sfide per la società tra loro interconnesse quali: sicurezza alimentare, scarsità delle risorse naturali, competitività economica e occupazione, dipendenza dalle risorse fossili e cambiamenti climatici. La bioeconomia si propone un utilizzo razionale, efficiente e intelligente delle risorse biologiche (biomasse) per la produzione di prodotti o di servizi che vanno dall’agroalimentare, all’energia, al benessere, e che aprono a nuovi mercati quali la nutraceutica e la bioedilizia.

Ma come comunicare l’innovazione nell’agroalimentare, sia sul piano interno che verso la distribuzione e il consumatore? E quali strumenti mettere in campo per favorire l’aggregazione degli operatori e la diffusione dell’innovazione tecnologica nel settore primario e nelle PMI? E non ultimo, come re-introdurre la bioeconomia circolare nelle dinamiche innovative del settore primario e secondario agroalimentare e come favorire il riconoscimento degli sforzi innovativi da parte della distribuzione e del consumatore finale?

A queste domande che ci poniamo costantemente, sta rispondendo la nostra base associativa con una forte richiesta al mondo delle rappresentanze datoriali: dateci maggiori opportunità e maggiore valore aggiunto da rendere profittevole, sostenibile e riconosciuta la funzione dell’imprenditore agricolo e alimentare nelle società complesse come quelle presenti nei paesi europei.

Identificare le aree R&I di maggiore interesse per il futuro del settore primario in Italia

Copa-Cogeca partecipa attivamente alle nuove Programmazioni per la Ricerca e l’Innovazione nell’Agrifood a livello europeo: sono infatti numerosi e molteplici i riferimenti programmatici AgriFood EU e Nazionali, a partire da Food 2030, il nuovo Horizon Europe, con i Cluster, le Mission, le Partnership Pubblico-Privato, le piattaforme tecnologiche Food for Life e i grandi progetti infrastrutturali (Food Kic, Metrofood, Erasmus Plus e PRIMA ecc.).

Per tali motivi, sono state identificate le seguenti priorità della ricerca e l’innovazione in campo agroalimentare dal gruppo di Lavoro sulla Ricerca e Innovazione del Copa-Cogeca – che abbiamo l’onore di presiedere – che offriranno nuove opportunità alle nostre aziende agricole e imprese da qui al futuro 2030:

  1. La crescita verde: incrementare le produzioni di qualità con uguali o meno risorse (doing more and better with less)
  2. L’agricoltura del benessere: piante e animali in salute per un’agricoltura sicura (Healthy Farming)
  3. Le catene del valore agroalimentare: competitive e leali (a fair share of added value for everyone in the chain)
  4. La promozione e la condivisione delle nuove conoscenze: ricerca e trasferimento tecnologico da integrare (Enhanced knowledge Exchange).

1. Crescita verde, ovvero produrre meglio con meno

La crescita verde: incrementare le produzioni di qualità con uguali o meno risorse (doing more and better with less) è la prima delle quattro priorità della ricerca e l’innovazione in campo agroalimentare dal gruppo di Lavoro sulla Ricerca ed Innovazione del Copa-Cogeca.

Le linee guida strategiche previste sono:

  • uso e riuso efficiente delle risorse idriche, dei fertilizzanti e ciclo dei nutrienti, delle risorse energetiche, delle risorse nella mangimistica delle produzioni zootecniche
  • miglioramento della biodiversità;
  • conservazione e salute del suolo, delle risorse marine e degli invasi, management del ciclo suolo, nutrienti, produzioni agro-zootecniche in un contesto di cambiamento climatico;
  • integrazione delle caratteristiche del paesaggio con l’agricoltura produttiva;
  • management sostenibile delle foreste e riduzione delle emissioni di gas serra ed aumento del sequestro di CO2;
  • incremento della resilienza avverso eventi atmosferici critici od estremi e compensazione tra strategie di adattamento e strategie di mitigazione e incremento della produttività agricola e della qualità delle produzioni agro-zootecniche;
  • miglioramento genetico, fenotipizzazione e biotecnologie di editing;
  • riduzione efficiente delle scale e dei costi delle nuove tecnologie;
  • miglioramento degli Strumenti di gestione dei rischi;
  • digitalizzazione, ICT, IoT e Big Data a servizio dell’azienda agricola smart (vedi Tavolo Digitale).

2. Agricoltura del benessere e agricoltura sicura

L’agricoltura del benessere: piante ed animali in salute per un’agricoltura sicura (Healthy Farming) è la seconda delle quattro priorità della ricerca e l’innovazione in campo agroalimentare dal gruppo di Lavoro sulla Ricerca ed Innovazione del Copa-Cogeca.

Le linee guida strategiche previste sono:

  • miglioramento della disponibilità di strumenti e mezzi per la protezione delle piante, sviluppo di nuovi approcci per un minor uso di pesticidi / nuove varietà vegetali e nuovi strumenti di gestione delle malattie, a partire dai nuovi composti biologici per la lotta integrata e dallo sviluppo di nuovi strumenti di prevenzione (alert system) e di precoce individuazione delle malattie emergenti;
  • incremento combinato della produttività e del benessere animale, con un uso responsabile dei presidi sanitari veterinari ed il miglioramento della disponibilità dei nuovi trattamenti zootecnici, a partire dallo sviluppo di nuovi criteri di stabulazione;
  • miglioramento di alcuni tratti genetici complessi delle diverse specie animali;
  • sviluppo di criteri avanzati di gestione degli stress biotici ed abiotici e sviluppo di new breeding techniques nell’agricoltura europea.

 

3. Le catene del valore agroalimentare

Le catene del valore agroalimentare: competitive e leali (a fair share of added value for everyone in the chain) è la terza priorità della ricerca e l’innovazione in campo agroalimentare prevista dal gruppo di Lavoro sulla Ricerca ed Innovazione del Copa-Cogeca.

Le linee guida strategiche sono:

  • nuovi modelli di business con soluzioni flessibili;
  • bio-economia e circolarità nei nuovi approcci sui by products e co-products;
  • incremento della mobilizzazione delle biomasse per energia, nuovi materiali e nuove soluzioni bio-economiche;
  • sviluppo di nuove fonti proteiche per food e feed;
  • ottimizzazione delle risorse energetiche rinnovabili;
  • nuovi strumenti e metodi per l’integrità delle materie prime e dei prodotti alimentari;
  • miglioramento di processo per i prodotti stagionali e degli orientamenti di mercato per le piccole e medie imprese agricole, oltre che miglioramento delle reti di filiera per i mercati esteri;
  • gestione ‘intelligente’ della volatilità dei prezzi lungo le catene alimentari.

4. Promozione e condivisione delle nuove conoscenze

La promozione e la condivisione delle nuove conoscenze: ricerca e trasferimento tecnologico da integrare (Enhanced knowledge Exchange) è la quarta delle priorità della ricerca e l’innovazione in campo agroalimentare prevista dal gruppo di Lavoro sulla Ricerca ed Innovazione del Copa-Cogeca.

Le linee guida strategiche previste sono:

  • reti europee per le dimostrazioni sul campo;
  • benchmarking degli strumenti innovativi a servizio degli agricoltori;
  • ricerca più orientata all’applicazione e all’innovazione;
  • collaborazione continua fra agricoltori, accademia ed advisor;
  • co-creazione e co-sviluppo delle idee innovative e dei nuovi approcci e strumenti, a base comunitaria/locale/sociale;
  • nuove competenze e nuovi metodi produttivi per un’agricoltura che cambia (education e training permanenti);
  • incremento delle capacità di stare sul mercato (marketing skills);
  • lotta biologica e lotta convenzionale da migliorare e connettere.
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