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Green Generation
di Cristina Corazza
Questo numero della nostra rivista è dedicato alle giovani generazioni e a tutto quel vasto mondo di adulti - dai genitori agli insegnanti, agli operatori culturali in generale - che si interfaccia con loro quotidianamente, cercando di trovare risposte alle loro domande e bisogni. In particolare, non vogliamo dimenticare le centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi di tutto il mondo che prima di essere bloccati in casa dalla pandemia, scendevano nelle piazze per chiedere alla politica di ascoltare la scienza e combattere con azioni concrete il cambiamento climatico. Con loro vogliamo dialogare sempre di più, nella convinzione che la ricerca può (e deve) dare un contributo fattivo sui temi che i giovani ritengono essenziali per il loro futuro.
Con questo spirito nasce ‘Green Generation - Giovani, ambiente e innovazione per un futuro sostenibile’, con testi pensati e scritti in un linguaggio il più possibile chiaro e diretto, coinvolgendo esponenti delle istituzioni nazionali e internazionali, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e la Commissaria Europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani Mariya Gabriel, Padre Vincenzo Fortunato, il portavoce di ‘The Economy of Francesco’, l’evento voluto dal Papa per proporre agli Under 35 un’economia sostenibile, e Cor Meijer, Direttore dell’Agenzia europea per i bisogni educativi speciali e l'istruzione inclusiva, solo per citarne alcuni. Al loro fianco, esponenti del mondo dell’istruzione, della scrittura, del giornalismo e della divulgazione scientifica come Luca Mercalli, Giorgio Pacifici, Letizia Palmisano, Vittorio Bo, Claudia Ribet, Rosa Tiziana Bruno, i giovani attivisti dei Fridays For Future Italia e gli esperti del Ministero della Transizione Ecologica.
Protagonisti di primo piano di queste pagine sono gli insegnanti che inseriscono con passione e competenza le tematiche ambientali nei percorsi formativi. A loro e agli studenti è dedicata, in particolare, la sezione Focus con i contributi dei ricercatori ENEA e, soprattutto, del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali che si è dotato di uno specifico team per le attività con le scuole. Ai loro contributi si sono affiancati quelli degli altri Dipartimenti ENEA, all’insegna di quell’approccio multidisciplinare e trasversale che contraddistingue l’Agenzia.
Prima di augurarvi buona lettura, vorrei citare tre frasi estratte da alcuni degli articoli pubblicati sulla rivista. La prima è “dobbiamo puntare sui giovani, perché la transizione ecologica richiede un cambiamento culturale” ed è del nostro nuovo presidente, Gilberto Dialuce; la seconda è di Luigi Ferrieri Caputi, attivista di Fridays For Future Italia: “quando parliamo di cambiamenti climatici non stiamo discutendo di una ‘questione di ‘ambiente’, ma del più grande sconvolgimento sociale, economico e politico mai vissuto”. La terza è di Anna Filiberta Chirulli, docente presso la Scuola primaria Don Bosco di Grottaglie, in provincia di Taranto: “in questi anni ho visto crescere in questi ‘piccoli cittadini’, lo sforzo di adottare comportamenti virtuosi, di rispetto per il nostro pianeta”.
Queste affermazioni rendono ancor più evidenti le responsabilità che tutti noi abbiamo di dare un futuro sostenibile alla ‘green generation’. E come dimostra l’allarme lanciato dall’IPCC, l’International Panel on Climate Change nel report diffuso i primi di agosto, II tempo a disposizione per evitare conseguenze devastanti per il pianeta e le nostre vite è molto poco.
A questa sfida il mondo della ricerca può dare un contributo essenziale con tecnologie e soluzioni innovative, analisi, studi, valutazioni di impatti e scenari, ma anche con un dialogo costante e un’informazione scientificamente rigorosa che promuova una nuova cultura, nuovi atteggiamenti, comportamenti, nuove scelte e stili di vita.